LA SINDROME DELLA BOCCA CHE BRUCIA |
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ODONTOIATRIA - ODONTOIATRIA OGGI | |||
Scritto da Roberto PIRRELLI | |||
Giovedì 14 Novembre 2013 09:39 | |||
La sindrome della bocca che brucia, conosciuta anche come Burning mouth syndrome (Bms) o stomatopirosi, è caratterizzata da un quadro clinico assai singolare, in quanto si presenta sotto forma di episodi con dolore urente, localizzati alle mucose orali e linguali, ma con una assenza di segni patologici evidenti.
E' molto difficile diagnosticare con certezza questa patologia, in quanto prima di decretare la diagnosi definitiva è opportuno vagliare altre possibili patologie, tra queste la Candida eritematosa o pseudomembranosa, fenomeni allergici, lesioni da lichen ruber planus e lesioni traumatiche del nervo linguale. E' consigliabile, comunque e sempre, prescrivere esami di laboratorio. Questa particolare condizione è frequente e colpisce più le donne che gli uomini, soprattutto le donne che da molto tempo sono andate in menopausa. I sintomi avvertiti sono bruciore intenso, che diventa insopportabile con zone colpite che interessano la lingua nella sua zona anteriore, il palato duro, le creste alveolari e le labbra.
Il dolore avvertito può essere più intenso alla mattina oppure alla sera, ma resta comunque continuo per tutta la giornata. Per diverso tempo questa particolare patologia era stata associata ad una carenza vitaminica del gruppo β, di folati o di ferritina. Sono da escludere le ipotesi che accreditano la patologia della sindrome della bocca che brucia, a sostanze presenti sulle protesi dentarie, in particolare, a certi componenti delle resine acriliche in grado di provocare reazioni allergiche da contattto. Altresì, sono da escludere i fenomeni di galvanismo, dovuti dalla presenza di metalli diversi presenti nel cavo orale, sia sotto forma di restauri dentali che protesici, in quanto non trovano riscontri epidemiologici. A tutt'oggi non è ancora chiara l'eziologia e non sono disponibili terapie affidabili. Fra le più accreditate ipotesi, attualmente, c'è quella di associare questa particolare sindrome a disturbi ansiosi e depressivi. Studi recenti propongono la sindrome della bocca che brucia, legata a disturbi della melanizzazione delle fibre nervose. Fra i farmaci efficaci, un certo miglioramento della sintomatologia è data dall'impiego di antidepressivi triciclici e benzodiazepine. Recentemente alcuni farmaci a base di quercitina e capsaicina, sembrano dare una diminuizione degli stimoli del bruciore della bocca. COMMENTI E APPROFONDIMENTI NELLA SPECIFICA DISCUSSIONE APERTA SUL NS. FORUM LE INFORMAZIONI PUBBLICATE IN QUESTE PAGINE WEB SONO STATE ELABORATE A PURO SCOPO DIVULGATIVO ED INFORMATIVO, AL DI FUORI DI OGNI E QUALSIASI RAPPORTO PROFESSIONALE CON L'UTENTE ED IL NAVIGATORE, NON DEVONO ESSERE CONSIDERATE CONSULENZA, NON COSTITUISCONO UNA RELAZIONE PROFESSIONISTA-PAZIENTE. L'UTENTE E' QUINDI ESPRESSAMENTE ED ESPLICITAMENTE TENUTO A NON BASARE LE PROPRIE AZIONI SUI DOCUMENTI INFORMATIVI PRESENTI IN QUESTO SITO WEB. SOLO GLI SPECIALISTI IN MEDICINA E CHIRURGIA REGOLARMENTE ABILITATI E GLI SPECIALISTI IN ODONTOIATRIA, POSSONO DETERMINARE, DIAGNOSI - PROGNOSI - TERAPIE INDIVIDUALI. SI RACCOMANDA PERTANTO DI RIVOLGERSI PER OGNI PATOLOGIA PERSONALE SOLO AGLI SPECIALISTI SOPRAMENZIONATI. IL SITO WWW.NEWDENTALITALIA.IT NON SI ASSUME NESSUNA RESPONSABILITA' PER CONSEGUENZE DERIVANTI DA UN USO IMPROPRIO DI QUESTO ARTICOLO. PER ULTERIORI DELUCIDAZIONI CONSULTARE LE NOTE LEGALI DEL SITO WWW.NEWDENTALITALIA.IT
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Ultimo aggiornamento Domenica 01 Dicembre 2013 10:26 |