LA MEDICAZIONE CANALARE PROVVISORIA NELL'INCISIVO CENTRALE SUPERIORE NECROTICO - GANGRENOSO - MORTO PDF Stampa E-mail
ODONTOIATRIA - ODONTOIATRIA OGGI
Scritto da PIRRELLI Roberto   
Giovedì 13 Febbraio 2014 15:10

• COSA SI INTENDE PER DENTE NECROTICO - GANGRENOSO - MORTO


Un dente può essere vitale oppure necrotico-gangrenoso-morto.

Quando un dente si presenta vitale vuol dire che la polpa dentaria è integra e ben irrorata da vasi sanguigni, terminazioni nervose, arteriole, venule e cellule che producono dentina, quindi vitale.

Si presenta necrotico, gangrenoso, morto, quando la polpa dentaria non è più vitale ma ha subito una colonizzazione batterica, favorita da processi cariosi, pulpiti complicate, denti rotti, otturazioni dentarie che si presentano con scarso legame di adesione smalto dentinale, restauri dentali che si presentano mancanti, non ermetici, fratturati, tale da generare la morte prematura delle cellule viventi della polpa dentaria (necrosi). Con il termine gangrena si intende la putrefazione dei tessuti all'interno della polpa dentaria.



 



Cisti denti • TESTS  DIAGNOSTICI


Prima di procedere con qualsiasi manovra, è utile valutare l’ortopantomografia delle arcate dentarie del paziente per sapere  con certezza qual'è il dente che presenta la patologia ed individuare se sulla radice dell'incisivo centrale superiore, ci sia un infezione batterica, oltre che per analizzare la condizione generale dei singoli elementi dentali e i rapporti con le strutture anatomiche adiacenti.

Successivamente si sottopone il dente a  radiografia di tipo endorale con centratore, per conoscere meglio le condizioni dell'elemento da trattare e da sottoporre ad intervento endodontico.

a. Impiegare una lastrina endorale posizionata sul retro del dente da trattare, con centratore e con tecnica a raggi paralleli ed effettuare la radiografia;

b. Sviluppare la lastrina;

c. Porre l'immagine radiografica sul negativoscopio;

d. Analizzare la radiografia con sistemi di ingrandimento di almeno 3x-4x in modo tale da poter acquisire tutte le informazioni che possono offrire al clinico un approccio operativo rispettoso della morfologia esistente e più conservativa possibile;

e. Valutare:

ispessore del legamento parodontale,

itragitto fistoloso,

iradiotrasparenze.

E' opportuno, altresì, effettuare un'indagine anamnestica dei  sintomi accusati dal paziente.

Accertare, mediante test diagnostici da effettuare e da affidare a Laboratori di Analisi Chimiche e Microbiologiche  la natura della materia purulenta dell'infezione batterica (gengiva, osso mascellare, polpa dell'incisivo centrale superiore).



Cisti denti • VALUTAZIONE DEL  GRADO DI INFEZIONE BATTERICA SULL'INCISIVO CENTRALE SUPERIORE


Il 1° livello di infezione batterica sul dente incisivo centrale superiore, è rappresentato dalla placca batterica che può generare gengiviti.  La non immediata rimozione della placca batterica determina un 2° livello di infezione batterica, il tartaro, deposito calcareo in grado di determinare le  parodontiti.

La carie dentale contribuisce anch'essa al proliferare di infezioni batteriche localizzate sul dente incisivo centrale superiore, determinando vari stadi di distruzione dei tessuti dentari fino a trasportare microrganismi e batteri all'interno del cranio utilizzando come via d'accesso il canale radicolare del dente.

Gli interventi odontoiatrici di pronto intervento nei vari livelli descritti, impediscono condizioni patologiche gravi.

La trascuratezza nei vari livelli di infezione batterica può causare:

isAscesso dentale-parodontale

isFistole,

i Granulomi apicali,

i Cisti,

i Cellulite batterica,

i Sepsi.


Cisti denti • CURA DELL'ASCESSO DENTALE


Per la cura di un'ascesso dentale il paziente deve fare 3 cose:

 


 

1. Misurare la temperatura corporea in quanto la sensazione di malessere che spesso accompagna questa situazione comporta un rialzo febbrile;

 


2. Applicare dei sacchetti di ghiaccio sulla parte gonfia, per dare innanzi tutto sollievo, in quanto la gengiva diventa tesa, lucida e dolorosa, ed inoltre, per evitare che l'infiammazione non interessi ancora zone più estese;


3. Mettersi in comunicazione con un Odontoiatra per consigliare un antibiotico adeguato da assumere con dosi e tempi stabiliti;


Per la cura di un'ascesso dentale l'Odontoiatra provvederà invece a:


1. Prescrivere un antibiotico adeguato, facendo molta attenzione allo stato di salute del paziente e al suo quadro clinico;


2. Incidere la gengiva dove vi è raccolta purulenta, per favorire l'immediato drenaggio all'esterno del pus formatosi sulla zona gengivale;

 

3. Aprire la camera pulpare del dente impiegando turbina con speciali frese, per creare altro drenaggio esterno, anche attraverso il dente, per favorire l'immediata scomparsa del sintomo doloroso;

 

4. Esami del sangue, da farsi dopo 15-20 giorni per controllare la eventuale disseminazione di germi in altri organi;




Cisti denti • PROCEDIMENTO CLINICO DELLA TERAPIA ENDODONTICA DELL'INCISIVO CENTRALE SUPERIORE NECROTICO - GANGRENOSO - MORTO


 

ATTENZIONE!  L'Incisivo centrale superiore necrotico non va sottoposto ad Anestesia locale.


Rimozione placca superfici dentali dell'incisivo centrale superiore:


a) Adoperare coppetta per profilassi, montata su manipolo contrangolo;

b) Applicare pasta per profilassi con fluoro sulla coppetta e passare sull'incisivo centrale superiore, su tutte le superfici coronali, con l'azione rotatoria del micromotore;

c) Sostituire la coppette per profilassi montata sul micromotore, con spazzolino in setole per profilassi impregnando sempre con la pasta per profilassi, passando su tutte le superifici coronali dell'incisivo centrale superiore;

d) Far sciacquare abbondantemente con acqua;

e) Far fare degli sciacqui-gargarismi con colluttorio a base di clorexidina mantenendo la soluzione in bocca per almeno 3 minuti;


 

Rimozione tartaro superfici dentali dell'incisivo centrale superiore:


a) Adoperare curettes di Gracey nr° 1/2 per rimuovere depositi calcarei sulla superficie coronale e/o radicolare dell'incisivo centrale superiore;

oppure

Attenzione!

Non utilizzare l'apparecchiatura ablatore ad ultrasuoni su pazienti portatori di stimolatori cardiaci (Pace-maker) o altri stimolatori elettronici impiantabili:

b) Adoperare apparecchiatura elettromedicale ablatore piezoelettrico ad ultrasuoni e utilizzando specifici inserti, effettuare lo scaling per rimuovere depositi di placca batterica, calcoli sopragengivali, subgengivali, interdentali ed eventualmente asportazione di macchie;

Importante!

Non effettuare trattamenti di ablazione del tartaro su elementi dentali che sostengono protesi dentali fisse;

Le vibrazioni potrebbero provocare la scementazione del restauro protesico.


• APPLICAZIONE DELLA DIGA - ISOLAMENTO - RIMOZIONE TESSUTO CORONALE CARIATO


1.  Provvedere ad isolare l'incisivo centrale superiore da trattare e da sottoporre a intervento endodontico, mediante l'applicazione della diga di gomma adattandola ai contorni della bocca;




Rimozione tessuto coronale cariato


1. Adoperare fresa a palla montata su manipolo turbina per rimuovere tutto il tessuto carioso presente nella corona dell'incisivo centrale superiore;

- Se fossero presenti delle ricostruzioni coronali, rimuoverle;



• CENNI DI ANATOMIA -  MORFOLOGIA -  DELL'INCISIVO CENTRALE SUPERIORE



L'incisivo centrale superiore è un dente monoradicolare e si presenta con un solo canale (raramente se ne trovano due). In alcuni casi può essere presente una biforcazione in zona apicale.

Sono molto frequenti nell'incisivo centrale superiore i canali laterali a livello del terzo medio e terzo apicale della radice.



• APERTURA  - RIFINITURA  DELLA  CAMERA PULPARE DELL'INCISIVO CENTRALE SUPERIORE



1. Adoperare fresa a palla diamantata montata su manipolo turbina avendo attenzione di mantenere una direzione perpendicolare alla superficie del dente;

2. Impiegare la rotazione della fresa per entrare nel tetto camerale dell'incisivo centrale superiore;

3. Utilizzare, adesso, su manipolo contrangolo -a bassa velocità - una fresa a rosetta in tungsteno, mantenendo una direzione parallela al canale radicolare, facendo rotare la fresa in uscita, pressandola sempre contro la parete vestibolare;

4. Eliminare qualsiasi forma di sottosquadro nella cavità dentinale;

5. Accertarsi del risultato impiegando mezzi visivi ingrandenti;

6. Sostituire sul manipolo contrangolo, la fresa a rosetta in tungsteno con una fresa di Batt;



7. Impiegare la rotazione della fresa di Batt per rifinire tutte le pareti della cavità della camera pulpare;


Inoltre è utile l'utilizzo degli ultrasuoni in grado di:

- Eliminare fessure nella camera pulpare;

- Tagliare e rifinire angoli;

- Lisciare le pareti della cavità di accesso della camera pulpare;

- Rimuovere calcificazioni;

Attenzione!

Non utilizzare l'apparecchiatura ablatore ad ultrasuoni su pazienti portatori di stimolatori cardiaci (Pace-maker) o altri stimolatori elettronici impiantabili:

8). Adoperare apparecchiatura elettromedicale ablatore piezoelettrico ad ultrasuoni e utilizzando specifici inserti per endodonzia del tipo:

a) a taglio;

b) per spianatura;

c) per scavatura;

rifinire la camera d'accesso dell'incisivo centrale superiore;


Ottenuta la rifinitura della camera pulpare, questa dovrà apparire con forma triangolare con vertice al cingolo palatino e base in direzione margine incisale.



• SONDAGGIO CANALE RADICOLARE DELL'INCISIVO CENTRALE SUPERIORE



1. Adoperare micromotore con frese allargacanali  - Gates - Peeso - Largo - non lavoranti in punta;



2. Scegliere il numero della fresa da usare in base all'ampiezza dell'imbocco canalare della radice dell'incisivo centrale superiore;

3. Introdurre la fresa all'interno del canale radicolare ed effettuare la rotazione della fresa adoperandosi per rimuovere eventuali interferenze interne;

Attenzione!

Prima di entrare nel canale radicolare con strumenti endodontici bisogna - sempre -  irrigare con sodio ipoclorito;

4. Irrigare il canale radicolare con soluzione di sodio ipoclorito all'1% avvalendosi di siringa e cannule per lavaggi canalari;

5. Adoperare uno strumento canalare H-File da 08 o 010 introducendolo con le mani all'interno del canale radicolare per circa 10 mm.



6. Mescolare la soluzione irrigante con lo strumento H-File con manovre circolari;

7. Togliere lo strumento H-File dal canale;

8. Irrigare il canale radicolare con soluzione di sodio ipoclorito all'1% avvalendosi di siringa e cannule per lavaggi canalari;

9. Disinfettare l'intera area operatoria del dente con acqua sterile con l'aggiunta di tintura di iodio diluita al 5% ;

10. Irrigare il canale radicolare con soluzione di sodio ipoclorito all'1% avvalendosi di siringa e cannule per lavaggi canalari;

11. Adoperare un nuovo H-File, della stessa misura utilizzata in precedenza e procedere nell'introduzione nel canale radicolare con incrementi di 1 - 1,5 mm. max a passaggio;

12. Mescolare la soluzione irrigante con lo strumento H-File con manovre circolari;

13. Togliere lo strumento H-File dal canale;

14. Disinfettare l'intera area operatoria del dente con acqua sterile con l'aggiunta di tintura di iodio diluita al 5% ;



• PREPARAZIONE CANALE RADICOLARE  INCISIVO CENTRALE SUPERIORE


1. Impiegare la radiografia endorale dell'incisivo centrale superiore da trattare e valutare la scelta dell' alesatore canalare da impiegare avente un diametro più piccolo rispetto all'apice radicolare;

 

2. Impiegare K-files endodontico, sull'immagine radiografica e determinare la lunghezza del dente intero fino all'apice della radice;

 

3. Spostare lo stop di gomma del K-files endodontico in base alla lunghezza registrata;

4. Irrigare il canale radicolare con soluzione di sodio ipoclorito all'1% avvalendosi di siringa e cannule per lavaggi canalari;

 

5. Introdurre il K-files endodontico all'interno del canale radicolare fino allo stop di gomma registrato;


Verifica localizzazzione apice elettronica


a. Adoperare apparecchiatura elettromedicale localizzatore d'apice;

 


b. Poggiare la clip labiale a contatto con il labbro e con l'altro cavo morsetto porta-files pinzare il files posto all'interno del canale;

c. Verificare sul monitor dello strumento localizzatore d'apice il raggiungimento dell'apice radicolare;


Verifica radiografica


a. Impiegare files endodontico all'interno del canale radicolare fino all'apice della radice - riferimento stop in gomma -

b. Impiegare una lastrina endorale posizionata sul retro del dente da trattare, con centratore e con tecnica a raggi paralleli ed effettuare la radiografia;

c. Sviluppare la lastrina;

d. Rimuovere lo strumento endocanalare;




• ALESATURA - RIFINITURA DEL CANALE RADICOLARE DELL'INCISIVO CENTRALE SUPERIORE



Alesatura


1. Irrigare il canale radicolare con soluzione di sodio ipoclorito all'1% avvalendosi di siringa e cannule per lavaggi canalari;

2. Adoperare  strumento canalare tiranervi, per imuovere il tessuto vitale presente nella cavità canalare;

Attenzione!

Il tiranervi non va mai poggiato sulle pareti del canale radicolare;

3. Irrigare il canale radicolare con soluzione di sodio ipoclorito all'1% avvalendosi di siringa e cannule per lavaggi canalari;

4. Irrigare il canale radicolare con soluzione tamponata a ph neutro  a base di E.D.T.A. avvalendosi di siringa e cannule per lavaggi canalari;

5. Dotare tutti gli H-File che serviranno per tutti i passaggi dell'alesatura di stop in gomma con la lunghezza verificata in precedenza;

6. Iniziare la strumentazione del canale radicolare con un H-File di misura adeguata, con una azione che sia la più rettilinea possibile,  cui dovranno seguire altri 5 strumenti H-File di diametro successivo;

7. Arrivare all'apice della radice con almeno un H-File di misura n° 35;


Attenzione!

Tra un passaggio ed uno successivo bisogna irrigare - sempre - il canale radicolare dell'incisivo centrale superiore con soluzione di sodio ipoclorito all'1% in associazione con la soluzione tamponata a ph neutro  a base di E.D.T.A. avvalendosi di siringa e cannule per lavaggi canalari;


Rifinitura


E' utile l'utilizzo degli ultrasuoni in grado di:


- Lisciare le pareti del canale radicolare

- Rimuovere calcificazioni;

Attenzione!

Non utilizzare l'apparecchiatura ablatore ad ultrasuoni su pazienti portatori di stimolatori cardiaci (Pace-maker) o altri stimolatori elettronici impiantabili:

8). Adoperare apparecchiatura elettromedicale ablatore piezoelettrico ad ultrasuoni e specifici inserti per endodonzia con una successione che deve prevedere:

1. Lunghezza maggiore e diametro minore, per favorire gli interventi di rifinitura canalare nel:

a) terzo coronale;

b) terzo medio;

c) terzo apicale, della radice delll'incisivo centrale superiore;

9. Irrigare il canale radicolare con soluzione di sodio ipoclorito all'1% avvalendosi di siringa e cannule per lavaggi canalari;

10. Irrigare il canale radicolare con soluzione tamponata a ph neutro  a base di E.D.T.A. avvalendosi di siringa e cannule per lavaggi canalari;




• LIMITE APICALE  DELL'INCISIVO CENTRALE SUPERIORE



Le scuole di pensiero, su questo punto, sono spesso discordanti nel ritenere valido un punto ben preciso.

Numerose tesi scientifiche supportano ed indicano ad 1-2 mm dall'apice radiografico il limite apicale.




• ASCIUGATURA CANALE RADICOLARE - VERIFICA RADIOGRAFICA -  MEDICAZIONE CANALARE



 

Asciugatura


1. Adoperare coni di carta della misura dell'ultimo alesatore utilizzato, ed introdurli nel canale radicolare, rimuoverli, ed introdurre dei nuovi , fino a quando questi rimuovendoli siano completamente asciutti;



Verifica radiografica


a. Impiegare una lastrina endorale posizionata sul retro del dente da trattare, con centratore e con tecnica a raggi paralleli ed effettuare la radiografia;

b. Sviluppare la lastrina;

c. dalla radiografia di controllo dovrà risultare l'esatta lunghezza canalare del cono;


Medicazione canalare


1. Preparare piastra per impasto con spatola per cemento e materiale per otturazione provvisoria a base idrossido di calcio possibilmente del tipo radiopaco;




2. Preparare l'impasto dei due componenti liquido + polvere - attenersi alle indicazioni fornite dal fabbricante del cemento canalare per dosi e impiego - e mescolare in modo da ottenere un composto omogeneo;

- possibile l'impiego di paste  a base di idrossido di calcio già pronte in sirnga -

3. Utilizzare una Lentulo di diametro e lunghezza appropriata per il canale radicolare da trattare e montarla su manipolo contrangolo;

4. Impregnare la Lentulo del materiale per otturazione provvisoria a base idrossido di calcio miscelato impiegando la spatola per cemento;

5. Introdurre la Lentulo con il materiale per otturazione provvisoria a base idrossido di calcio all'interno del canale radicolare e far girare in senso orario - a basso numero di giri - il micromotore;



Radiografia di controllo


a. Impiegare una lastrina endorale posizionata sul retro del dente da trattare, con centratore e con tecnica a raggi paralleli ed effettuare la radiografia;

b. Sviluppare la lastrina;

c. dalla radiografia di controllo dovrà risultare il preciso riempimento del canale radicolare;



• OTTURAZIONE PROVVISORIA CORONALE



1. Posizionare una pallina di cotone all'interno della camera pulpare;

2. Impiegare cemento provvisorio per fissaggio nella parte cornale dell'incisivo centrale superiore modellandolo, utilizzando strumenti modellatori;

L'otturazione provvisoria dell'incisivo centrale superiore vitale è conclusa.

Rimuovere dalla bocca la diga di gomma.

La medicazione canalare provvisoria dell'incisivo centrale superiore necrotico, gangrenoso, morto è conclusa.


• DURATA  DELLA MEDICAZIONE CANALARE



La medicazione canalare effettuata con idrossido di calcio  deve rimanere in sede per almeno 7 giorni;

Nel caso l'incisivo centrale superiore si presentasse con una lesione periapicale, è opportuno prolungare la durata e la permanenza della medicazione canalare ad almeno 20 giorni.

Se, inoltre, ci si trova in situazioni con presenza di essudato o sanguinamento non controllabile si raccomanda di utilizzare solo la polvere di idrossido di calcio.

 

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Ascesso Dentale: Diagnosi, Terapia e Prognosi

Ultimo aggiornamento Mercoledì 12 Marzo 2014 16:16