LA MEDICAZIONE CANALARE NEL 2° PREMOLARE SUPERIORE, NECROTICO, GANGRENOSO, MORTO. |
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ODONTOIATRIA - ODONTOIATRIA OGGI | |||
Scritto da D.r. PIRRELLI Roberto VERZINO | |||
Venerdì 24 Ottobre 2014 10:16 | |||
• TEST DIAGNOSTICO SU 2° PREMOLARE SUPERIORE
Richiedere - sempre - l’ortopantomografia, quale esame principale da cui partire per affrontare una diagnosi precisa ed individuare il dente che presenta la patologia, oltre che a determinare l'entità di infezione batterica presente sul 2° Premolare superiore e per analizzare la condizione generale dei singoli elementi dentali e i rapporti con le strutture anatomiche adiacenti.
Successivamente si sottopone il dente 2° Premolare superiore a radiografia di tipo endorale con centratore, per conoscere meglio le condizioni dell'elemento da trattare e da sottoporre ad intervento endodontico.
Procedimento:
a. Impiegare una lastrina endorale posizionata sul retro del dente da trattare, con centratore e con tecnica a raggi paralleli ed effettuare la radiografia;
b. Sviluppare la lastrina;
c. Porre l'immagine radiografica sul negativoscopio;
d. Analizzare la radiografia con sistemi di ingrandimento di almeno 3x-4x in modo tale da poter acquisire tutte le informazioni che possono offrire al clinico un approccio operativo rispettoso della morfologia esistente e più conservativa possibile;
e. Valutare:
•ispessore del legamento parodontale,
•itragitto fistoloso,
•iradiotrasparenze.
E' opportuno, altresì, effettuare un'indagine anamnestica dei sintomi accusati dal paziente.
Accertare, mediante test diagnostici da effettuare e da affidare a Laboratori di Analisi Chimiche e Microbiologiche la natura della materia purulenta dell'infezione batterica (gengiva, osso mascellare, polpa del 2° Premolare superiore).
• VALUTAZIONE DEL GRADO DI INFEZIONE BATTERICA SUL 2° PREMOLARE SUPERIORE
La valutazione dovrà tener conto della presenza sul 2° Premolare superiore di: 1. Carie dentale con distruzione dei tessuti dentari fino a trasportare microrganismi e batteri all'interno del cranio utilizzando come via d'accesso i canali radicolari del dente. 2. Placca batterica che può generare gengiviti; 3. Tartaro, deposito calcareo in grado di determinare le parodontiti;
Gli interventi odontoiatrici di pronto intervento nei vari livelli descritti, impediscono condizioni patologiche gravi.
La trascuratezza nei vari livelli di infezione batterica può causare:
•isAscesso dentale-parodontale
•sFistole,
•i Granulomi apicali,
•i Cisti,
•ii Cellulite batterica,
•i Sepsi.
• CENNI DI ANATOMIA - MORFOLOGIA - DEL 2° PREMOLARE SUPERIORE
Il 2° Premolare superiore è un dente che presenta generalmente
La camera pulpare si presenta piuttosto ovale ed allungata al centro della superficie triturante.
• CURA DELL'ASCESSO DENTALE DEL 2° PREMOLARE SUPERIORE
Per la cura di un'ascesso dentale il paziente deve fare 3 cose:
1. Misurare la temperatura corporea in quanto la sensazione di malessere che spesso accompagna questa situazione comporta un rialzo febbrile;
2. Applicare dei sacchetti di ghiaccio sulla parte gonfia, per dare innanzi tutto sollievo, in quanto la gengiva diventa tesa, lucida e dolorosa, ed inoltre, per evitare che l'infiammazione non interessi ancora zone più estese;
3. Mettersi in comunicazione con un Odontoiatra per consigliare un antibiotico adeguato da assumere con dosi e tempi stabiliti;
Per la cura di un'ascesso dentale l'Odontoiatra provvederà invece a:
1. Prescrivere un antibiotico adeguato, facendo molta attenzione allo stato di salute del paziente e al suo quadro clinico;
2. Incidere la gengiva dove vi è raccolta purulenta, per favorire l'immediato drenaggio all'esterno del pus formatosi sulla zona gengivale;
3. Aprire la camera pulpare del dente impiegando turbina con speciali frese, per creare altro drenaggio esterno, anche attraverso il dente, per favorire l'immediata scomparsa del sintomo doloroso;
4. Esami del sangue, da farsi dopo 15-20 giorni per controllare la eventuale disseminazione di germi in altri organi;
• PROCEDIMENTO CLINICO DELLA TERAPIA ENDODONTICA - CURA DEI NERVI - SU 2° PREMOLARE
SUPERIORE NECROTICO - GANGRENOSO - MORTO -
- Questa procedura è di competenza esclusiva dell'Odontoiatra -
ATTENZIONE! Il 1° Premolare superiore necrotico non va sottoposto ad Anestesia locale.
Rimozione placca superfici dentali sul 2° Premolare superiore:
a) Adoperare coppetta per profilassi, montata su manipolo contrangolo;
b) Applicare pasta per profilassi con fluoro sulla coppetta e passare sul 2° Premolare superiore, su tutte le superfici coronali, con l'azione rotatoria del micromotore;
c) Sostituire la coppette per profilassi montata sul micromotore, con spazzolino in setole per profilassi impregnando sempre con la pasta per profilassi, passando su tutte le superifici coronali del 2° Premolare superiore;
d) Far sciacquare abbondantemente con acqua;
e) Far fare degli sciacqui-gargarismi con colluttorio a base di clorexidina mantenendo la soluzione in bocca per almeno 3 minuti;
Rimozione tartaro superfici dentali sul 2° Premolare superiore:
a) Adoperare curettes di Gracey nr° 1/2 per rimuovere depositi calcarei sulla superficie coronale e/o radicolare del 2° Premolare superiore;
oppure
Attenzione!
Non utilizzare l'apparecchiatura ablatore ad ultrasuoni su pazienti portatori di stimolatori cardiaci (Pace-maker) o altri stimolatori elettronici impiantabili:
b) Adoperare apparecchiatura elettromedicale ablatore piezoelettrico ad ultrasuoni e utilizzando specifici inserti, effettuare lo scaling per rimuovere depositi di placca batterica, calcoli sopragengivali, subgengivali, interdentali ed eventualmente asportazione di macchie;
Importante!
Non effettuare trattamenti di ablazione del tartaro su elementi dentali che sostengono protesi dentali fisse;
Le vibrazioni potrebbero provocare la scementazione del restauro protesico.
• APPLICAZIONE DELLA DIGA - ISOLAMENTO - RIMOZIONE TESSUTO CORONALE CARIATO
1. Provvedere ad isolare il 2° Premolare superiore da trattare e da sottoporre a intervento endodontico, mediante l'applicazione della diga di gomma adattandola ai contorni della bocca;
Rimozione tessuto coronale cariato
1. Adoperare fresa a palla montata su manipolo turbina per rimuovere tutto il tessuto carioso presente nella corona del 2° Premolare superiore;
- Se fossero presenti delle ricostruzioni coronali, rimuoverle;
• APERTURA - RIFINITURA CAMERA PULPARE DEL 2° PREMOLARE SUPERIORE
1. Adoperare fresa a palla diamantata montata su manipolo turbina avendo attenzione di mantenere una direzione perpendicolare alla superficie del dente; 2. Impiegare la rotazione della fresa per entrare nel tetto camerale del 2° Premolare superiore; 3. Utilizzare, adesso, su manipolo contrangolo -a bassa velocità - una fresa a rosetta in tungsteno, mantenendo una direzione parallela ai canali radicolari, vestibolare e palatino, facendo rotare la fresa in uscita, pressandola sempre contro la parete vestibolare per il canale vestibolare e pressando contro la parete palatina per il canale palatino; 4. Eliminare qualsiasi forma di sottosquadro nella cavità dentinale; 5. Accertarsi del risultato impiegando mezzi visivi ingrandenti; 6. Sostituire sul manipolo contrangolo, la fresa a rosetta in tungsteno con una fresa di Batt;
7. Impiegare la rotazione della fresa di Batt per rifinire tutte le pareti della cavità della camera pulpare;
PRESTARE PARTICOLARE ATTENZIONE NEI PREMOLARI SUPERIORI ALLA RIMOZIONE COMPLETA DEI SETTI INTRA-RADICOLARI ! La loro mancata asportazione può essere causa di proliferazione batterica e conseguentemente provocare infezione periapicale ed insuccesso della terapia endodontica effettuata. Inoltre è utile l'utilizzo degli ultrasuoni in grado di: - Eliminare fessure nella camera pulpare; - Tagliare e rifinire angoli; - Lisciare le pareti della cavità di accesso della camera pulpare; - Rimuovere calcificazioni; Attenzione! Non utilizzare l'apparecchiatura ablatore ad ultrasuoni su pazienti portatori di stimolatori cardiaci (Pace-maker) o altri stimolatori elettronici impiantabili: 8). Adoperare apparecchiatura elettromedicale ablatore piezoelettrico ad ultrasuoni e utilizzando specifici inserti per endodonzia del tipo: a) a taglio; b) per spianatura; c) per scavatura;
rifinire la camera d'accesso del 2° Premolare superiore;
Ottenuta la rifinitura della camera pulpare, questa dovrà apparire con forma ovale allungata;
• SONDAGGIO DEI CANALI RADICOLARI DEL 2° PREMOLARE SUPERIORE
1. Adoperare micromotore con frese allargacanali - Gates - Peeso - Largo - non lavoranti in punta; 2. Scegliere il numero delle frese da usare in base all'ampiezza degli imbocchi canalari delle radici del 2° Premolare superiore; 3. Introdurre la fresa all'interno, prima sul canale radicolare vestibolare effettuando la rotazione della fresa, adoperandosi per rimuovere eventuali interferenze interne e poi sul canale palatino effettuando anche qui la rotazione della fresa adoperandosi a rimuovere eventuali interferenze interne al canale;
Attenzione! Prima di entrare nei canali radicolari con strumenti endodontici bisogna - sempre - irrigare con sodio ipoclorito; 4. Irrigare i canali radicolari, vestibolare e palatino con soluzione di sodio ipoclorito all'1% avvalendosi di siringa e cannule per lavaggi canalari; 5. Adoperare uno strumento canalare H-File da 08 o 010 introducendolo con le mani all'interno del canale radicolare vestibolare per circa 10 mm. 6. Allo stesso modo bisogna adoperare uno strumento canalare H-File da 08 o 010 introducendolo con le mani all'interno del canale radicolare palatino per circa 10 mm. 7. Mescolare la soluzione irrigante con lo strumento H-File con manovre circolari; 8. Togliere lo strumento H-File dal canale; 9. Irrigare i canali radicolari, vestibolare e palatino con soluzione di sodio ipoclorito all'1% avvalendosi di siringa e cannule per lavaggi canalari; 10. Disinfettare l'intera area operatoria del dente con acqua sterile con l'aggiunta di tintura di iodio diluita al 5% ; 11. Irrigare i canali radicolari, vestibolare e palatino con soluzione di sodio ipoclorito all'1% avvalendosi di siringa e cannule per lavaggi canalari; 12. Adoperare un nuovo H-File, della stessa misura utilizzata in precedenza e procedere nell'introduzione prima nel canale radicolare vestibolare con incrementi di 1 - 1,5 mm. max a passaggio e poi sul canale palatino con incrementi di 1 - 1,5 mm. max a passaggio; 13. Mescolare la soluzione irrigante con lo strumento H-File con manovre circolari; 14. Togliere lo strumento H-File dal canale; 15. Disinfettare l'intera area operatoria del dente con acqua sterile con l'aggiunta di tintura di iodio diluita al 5% ;
• PREPARAZIONE DEI CANALI RADICOLARI, VESTIBOLARE E PALATINO, DEL 1° PREMOLARE
SUPERIORE
1. Impiegare la radiografia endorale del 2° Premolare superiore da trattare e valutare la scelta dell' alesatore canalare da impiegare avente un diametro più piccolo rispetto all'apice radicolare;
2. Impiegare K-files endodontico, sull'immagine radiografica e determinare la lunghezza del dente intero fino all'apice della radice;
3. Spostare lo stop di gomma del K-files endodontico in base alla lunghezza registrata; 4. Irrigare i canali radicolari vestibolare e palatino con soluzione di sodio ipoclorito all'1% avvalendosi di siringa e cannule per lavaggi canalari;
5. Introdurre il K-files endodontico all'interno del canale radicolare fino allo stop di gomma registrato, prima sul canale vestibolare, e poi sul canale palatino; Verifica localizzazzione apice elettronica a. Adoperare apparecchiatura elettromedicale localizzatore d'apice; b. Poggiare la clip labiale a contatto con il labbro e con l'altro cavo morsetto porta-files pinzare il files posto all'interno del canale; c. Verificare sul monitor dello strumento localizzatore d'apice il raggiungimento dell'apice radicolare sia sul canale vestibolare che sul canale palatino; Verifica radiografica a. Impiegare 2 files endodontici all'interno dei canali radicolari, 1 nel canale vestibolare e l'altro nel canale palatino, fino agli apici delle radici - riferimento stop in gomma - b. Impiegare una lastrina endorale posizionata sul retro del dente da trattare, con centratore e con tecnica a raggi paralleli ed effettuare la radiografia; c. Sviluppare la lastrina; d. Rimuovere gli strumenti endocanalari;
• ALESATURA - RIFINITURA DEI CANALI RADICOLARI, VESTIBOLARE E PALATINO, DEL 2
PREMOLARE SUPERIORE
Alesatura
1. Irrigare i canali radicolari con soluzione di sodio ipoclorito all'1% avvalendosi di siringa e cannule per lavaggi canalari; 2. Irrigare i canali radicolari con soluzione tamponata a ph neutro a base di E.D.T.A. avvalendosi di siringa e cannule per lavaggi canalari; 3. Dotare tutti gli H-File che serviranno per tutti i passaggi dell'alesatura di stop in gomma con la lunghezza verificata in precedenza;
4. Iniziare la strumentazione dei canali radicolari vestibolare e palatino con un H-File di misura adeguata, con una azione che sia la più rettilinea possibile, cui dovranno seguire altri 5 strumenti H-File di diametro successivo; 5. Arrivare agli apici della radici con almeno un H-File di misura n° 25; Attenzione! Tra un passaggio ed uno successivo bisogna irrigare - sempre - il canale radicolare del 2° Premolare superiore con soluzione di sodio ipoclorito all'1% in associazione con la soluzione tamponata a ph neutro a base di E.D.T.A. avvalendosi di siringa e cannule per lavaggi canalari;
Rifinitura
E' utile l'utilizzo degli ultrasuoni in grado di:
- Lisciare le pareti del canale radicolare - Rimuovere calcificazioni; Attenzione! Non utilizzare l'apparecchiatura ablatore ad ultrasuoni su pazienti portatori di stimolatori cardiaci (Pace-maker) o altri stimolatori elettronici impiantabili: 8). Adoperare apparecchiatura elettromedicale ablatore piezoelettrico ad ultrasuoni e specifici inserti per endodonzia con una successione che deve prevedere: 1. Lunghezza maggiore e diametro minore, per favorire gli interventi di rifinitura canalare nel: a) terzo coronale; b) terzo medio; c) terzo apicale, delle radici del 2° Premolare superiore; 9. Irrigare i canali radicolari con soluzione di sodio ipoclorito all'1% avvalendosi di siringa e cannule per lavaggi canalari; 10. Irrigare i canali radicolari con soluzione tamponata a ph neutro a base di E.D.T.A. avvalendosi di siringa e cannule per lavaggi canalari;
• LIMITE APICALE DEL 1° PREMOLARE SUPERIORE Le scuole di pensiero, su questo punto, sono spesso discordanti nel ritenere valido un punto ben preciso. Numerose tesi scientifiche supportano ed indicano ad 1-2 mm dall'apice radiografico il limite apicale.
• ASCIUGATURA CANALE - RADIOGRAFIA DI VERIFICA - OTTURAZIONE CANALARE - RADIOGRAFIA
FINALE
Asciugatura 1. Adoperare coni di carta della misura dell'ultimo alesatore utilizzato, ed introdurli nei canali radicolari, rimuoverli, ed introdurre dei nuovi fino a quando questi rimuovendoli siano completamente asciutti; 2. Selezionare i coni master di guttaperca, da impiegare nell'otturazione dei 2 canali, vestibolare e palatino, in modo che entrino nel canale con facilità e nella lunghezza stabilita;
Verifica radiografica a. Impiegare una lastrina endorale posizionata sul retro del dente da trattare, con centratore e con tecnica a raggi paralleli ed effettuare la radiografia; b. Sviluppare la lastrina; c. dalla radiografia di controllo dovrà risultare l'esatta lunghezza canalare dei coni; Medicazione canalare
1. Preparare piastra per impasto con spatola per cemento e materiale per otturazione provvisoria a base idrossido di calcio possibilmente del tipo radiopaco;
2. Preparare l'impasto dei due componenti liquido + polvere - attenersi alle indicazioni fornite dal fabbricante del cemento canalare per dosi e impiego - e mescolare in modo da ottenere un composto omogeneo; - possibile l'impiego di paste a base di idrossido di calcio già pronte in sirnga -
3. Utilizzare una Lentulo di diametro e lunghezza appropriata per il canale radicolare da trattare e montarla su manipolo contrangolo;
4. Impregnare la Lentulo del materiale per otturazione provvisoria a base idrossido di calcio miscelato impiegando la spatola per cemento;
5. Introdurre la Lentulo con il materiale per otturazione provvisoria a base idrossido di calcio all'interno dei canali radicolari, vestibolare e palatino, e far girare in senso orario - a basso numero di giri - il micromotore;
Radiografia di controllo
a. Impiegare una lastrina endorale posizionata sul retro del dente da trattare, con centratore e con tecnica a raggi paralleli ed effettuare la radiografia;
b. Sviluppare la lastrina;
c. dalla radiografia di controllo dovrà risultare il preciso riempimento dei canali radicolari;
• OTTURAZIONE CORONALE PROVVISORIA DEL 2° PREMOLARE SUPERIORE
1. Posizionare una pallina di cotone all'interno della camera pulpare;
2. Impiegare cemento provvisorio per fissaggio nella parte cornale del 2° Premolare superiore modellandolo, utilizzando strumenti modellatori;
L'otturazione provvisoria del 1° Premolare superiore è conclusa.
Rimuovere dalla bocca la diga di gomma.
La medicazione canalare provvisoria del 2° Premolare superiore necrotico, gangrenoso, morto è conclusa.
• DURATA DELLA MEDICAZIONE CANALARE
La medicazione canalare effettuata con idrossido di calcio deve rimanere in sede per almeno 7 giorni;
Nel caso il 2° Premolare superiore si presentasse con una lesione periapicale, è opportuno prolungare la durata e la permanenza della medicazione canalare ad almeno 20 giorni.
Se, inoltre, ci si trova in situazioni con presenza di essudato o sanguinamento non controllabile si raccomanda di utilizzare solo la polvere di idrossido di calcio. DirettoreResponsabile newdentalitalia.it
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Ultimo aggiornamento Sabato 29 Novembre 2014 09:36 |