La SALIVA |
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ODONTOIATRIA - ODONTOIATRIA OGGI | |||
Scritto da Administrator | |||
Venerdì 28 Giugno 2013 20:05 | |||
La saliva è un elemento costitutivo dell'apparato buccale e masticatorio, ed insieme agli altri componenti, denti, lingua, guance, arcate mascellari, muscoli masticatori, sistema nervoso, riveste un ruolo di grande utilità nell'organismo umano e nella cavità orale. La sua produzione (secrezione) è affidata a particolari ghiandole, dette GHIANDOLE SALIVARI; Le più importanti sono tre: 1. GHIANDOLE SOTTOMASCELLARI; 2. GHIANDOLE SOTTOLINGUALI, 3. GHIANDOOLE PAROTIDI; Le ghiandole parotidi, secernano saliva nell'ordine del 30% della quantità totale, ed è più fluida e ricca di ptialina, mentre le ghiandole sottomandibolari, che producono circa il 60% della quantità totale, secernano un liquido viscoso, ricco di mucina, le ghiandole sottolinguali invece, producono circa il 5% della quantità totale della saliva e secernano una saliva mista. Queste ghiandole salivari, producono in continuazione una grande quantità di saliva, (circa 1 litro - 1 litro e 1/2 al giorno) utile per permettere di svolgere al meglio precise funzioni: 1. Funzione Masticatoria: la masticazione dei cibi può avvenire grazie all'impiego della saliva, che impasta il cibo triturato e macinato dai denti dando origine al bolo alimentare. 2. Funzione Deglutiva: la deglutizione del bolo alimentare viene di molto facilitata dalla lubrificazione dei condotti faringe ed esofago grazie alla sostanza mucina. Questa protegge la faringe e l'esofago nel percorso digestivo del bolo alimentare evitando altresì di ingoiare bocconi molto grandi impossibilitati a passare dalla faringe ed esofago e ad evitare di ingoiare cibi appuntiti che potrebbero provocare serie lesioni negli organi. 3. Funzione Digestiva: la saliva per mezzo di suoi particolari enzimi, come la lipasi e la ptialina ha una forte capacità digestiva. 4. Funzione Lubrificante: la mucina essendo viscosa si fissa lungo le pareti del cavo orale, proteggendole da abrasioni e dai frammenti appuntiti dei cibi oltre a permettere un ambiente orale ben lubrificato per poter agevolare a far scivolare il bolo alimentare lungo la faringe. 5. Funzione Igienica: la saliva essendo una sostanza liquida, grazie alla presenza di acqua, sali minerali e lisozina, passa tra i denti riuscendo a rimuovere detriti alimentari. Inoltre la lisozina è un vero e proprio alleato terapeutico, in quanto è un agente antibatterico che produce degli anticorpi utili a proteggere l'organismo dai microrganismi introdotti con il cibo. 6. Funzione Fonetica: la mucina contenuta nella saliva espleta importante funzione nella fonazione poichè senza saliva non si riesce a parlare. Tipico è l'esempio di quando si parla a lungo e si resta con l'arsura in bocca. 7- Funzione Diagnostica: la saliva è un valido strumento diagnostico - TEST SALIVARE - poichè permette di: a) Identificare gli streptococchi mutans e i lactobacilli, responsabili della decalcificazione dei tessuti dentari e la conseguente carie dentale, in pratica più sono e più danni fanno. b) Misurare l'acidità della saliva per meglio comprendere l'effetto tampone, per neutralizzare i batteri dannosi per la salute dei denti. Per misurare acidità della saliva si adopera una scala di valori di "pH". Il pH viene utilizzato per misurare i iquidi organici ed in particolare il sangue, la saliva e l'urina. Questi liquidi vengono definiti:
Il ph della saliva è 7.02 Pertanto, più basso è il pH e più è acida la sostanza in esame. All'interno dell' organismo, si svolgono delle reazioni nell'ambito di determinati valori, tra questi il più importante è il rapporto acido/basico. Questo dovrebbe rimanere costante - situazione basica - ma assai raro, perchè la condizione frequente è troppo acida.
L'equilibrio vitale delle cellule è dato dal loro nucleo che deve presentare una reazione acida ed il citoplasma basica o alcalina. Questa differenza è fondamentale, in quanto permette lo scambio di nutrimenti e informazioni tra nucleo e citoplasma. Solo in presenza di una differenza può avvenire uno scambio.
Se l'ambiente in cui vivono le cellule diventa molto acido questa acidità penetrerà all'interno delle cellule alterando il pH del nucleo dando origine a malattie degenerative. La carenza di saliva viene definita xerostomia e può dipendere da lesioni alle ghiandole salivari, dell'uso di farmaci, di disturbi psicologici, di alcune malattie, e dalla disidratazione dell'organismo. L'eccesso di saliva viene definito ptialismo o scialorrea, anche questo dovuto all'uso di farmaci, a malattie mentali, alla gravidanza, all'iniziale messa in bocca di protesi dentali, a condizioni infiammatorie del cavo orale, all'eccesso di tartaro, e a tumori che colpiscono faringe o esofago. LA VALUTAZIONE DELLE GHIANDOLE SALIVARI: E' l'Odontoiatra a valutare le condizioni delle ghiandole salivari: L'esame intraorale dovrà tener conto di queste indagini specifiche: - Valutare se la quantità di saliva sia normale, abbondante o scarsa; - Valutare se la viscosità della saliva sia normale, abbondante o scarsa; - Valutare se la densità della saliva sia normale, abbondante o scarsa; 1. Visionare le ghiandole salivari: sottomascellare, sottolinguale, parotide;
2. Verificare che tutte le ghiandole siano nella norma;
In caso contrario, l'Odontoiatra dovrà verificare: a) presenza di tumefazione; b) circoscritta; c) diffusa; d) presente nella sede; e) di forma; f) di dimensioni; g) di consistenza dura; h) di consistenza molle; i) fissata in superficie; l) fissata in profondità m) con una spostabilità molle; n) che sta fissa; o) di colore; p) emana calore; q) dolore presente sulla tumefazione; r) dolore assente sulla tumefazione; s) sede d'insorgenza; t) che irradia la zona; u) con un grado di dolore;
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Ultimo aggiornamento Domenica 01 Dicembre 2013 10:39 |