IL RESTAURO DIRETTO IN RESINA COMPOSITA PDF Stampa E-mail
ODONTOIATRIA - ODONTOIATRIA OGGI
Scritto da Administrator   
Venerdì 12 Luglio 2013 15:14

COSA SONO LE RESINE COMPOSITE

Negli ultimi decenni si stanno affermando nuovi materiali impiegati nella specialità odontoiatrica di  Conservativa e nei restauri diretti e indiretti. Fra questi meritano considerazione le resine composite. Questi materiali risultano essere fotopolimerizzabili, radiopachi, con riempitivi submicronici e trovano utilizzo in tutte quelle procedure di restauri diretti sia che riguardano i settori anteriori, che i settori posteriori e sono altresì indicati per tutte le classi di cavità (I - II - III - IV - V ).

Sono costituiti per circa l'80% di riempitivo a base di zirconio-silicio. Proprio questa elevata percentuale di riempitivo offre come vantaggio una minore contrazione in fase di polimerizzazione.

Il riempitivo inorganico contenuto è costituito da particelle sferiche submicroniche che consentono un eccellente mantenimento di lucentezza e la massima resistenza all'abrasione.

Possono contare su un'ampia scala di colori opalescenti che possiedono un'opacità appropriata, concepita per contrapporsi alle ombre più scure provenienti dalla cavità orale, soprattutto quando si tratta di intervenire nelle cavità di classe III e classe IV.

Inoltre, i colori opalescenti fungono da massa dentina per la tecnica di stratificazione multi-tinta. Sono molto vicini come colore a quelli primari naturali, tuttavia però non sono concepiti per mascherare aree contenenti metallo o regioni con macchie evidenti (macchie da tetracicline).

Pertanto il suo impiego ottimale è nelle ricostruzioni di denti anteriori e posteriori, comprendenti le superfici occlusali-masticatorie e tutte le varie classi di cavità.

Si possono anche realizzare chiusura di diastemi, veener in composito e riparazioni di elementi in ceramica e composito.


COSA BISOGNA SAPERE SULLE RESINE COMPOSITE

Questi materiali sono controindicati in quei pazienti allergici o ipersensibili ai monomeri metacrilici.

Se durante l'applicazione di questi materiali dovessero verificarsi delle manifestazioni allergiche o di ipersensibilità, va interrotta immediatamente l'applicazione.

Questi materiali vanno sempre usati con guanti per evitare il contatto con la cute che potrebbe favorire l'insorgenza di reazioni allergiche  causate da monomeri metacrilici.

Bisogna, altresì, prestare attenzione ugualmente alla manipolazione di questi materiali, anche con l'uso dei guanti, in quanto alcune sostanze potrebbero penetrare ugualmente e andare in contatto con la pelle.

Se ciò dovesse verificarsi, buttare immediatamente i guanti nei rifiuti speciali, e lavarsi le mani scrupolosamente con abbondante acqua.

Va evitato il contatto con gli occhi, le mucose, la pelle ed anche gli abiti.

Nel caso di contatto con gli occhi, bisogna immediatamente lavarli sotto acqua corrente e contattare immediatamente un oculista.

Nel caso di contatto con le mucose, pulire immediatamente l'area interessata, lavare con abbondante acqua dopo la ricostruzione.

Infine in caso di contatto con la cute e abiti, pulire immediatamente l'area contaminata con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol. E fare sciacquare la bocca al paziente con acqua.

Questi materiali non vanno ingeriti nè inalati, poichè possono provocare gravi lesioni.

Dopo ogni uso tutti gli strumenti vanno prima puliti con alcol e successivamente sterilizzati.

L'uso dell'apparecchiatura (lampada) fotopolimerizzante

va usata adoperando una protezione visiva schermata, per gli occhi.

PROCEDURA CLINICA DEL RESTAURO DIRETTO IN RESINA COMPOSITA

 

- Questo procedimento clinico è di competenza  esclusiva dell'Odontoiatra -

1. pulizia del dente naturale

- Pulire la superficie del dente da trattare con una coppetta di gomma da collegare al contrangolo applicando una pasta per pulizia detergente priva di fluoro.

- Far sciacquare la bocca con acqua.


2. scelta del colore dentale


a) Scegliere, selezionando il colore appropriato utilizzando la guida dei colori relativa, prima di montare la diga di gomma.

b) Completare la selezione del colore entro 5 minuti; i denti asciutti sono più luminosi dei denti umidi o bagnati.


c) La luminosità (valore di colore) è di fondamentale importanza nella selezione del colore.

d) In caso di dubbio, selezionare il colore più luminoso (valore più alto).

e) In caso di denti sottoposti a sbiancamento, conviene selezionare il colore solo alcune settimane dopo, poichè i denti sbiancati possono diventare leggermente più scuri.


3. applicazione della diga - isolamento

a) Provvedere ad isolare il dente da trattare e da sottoporre a restauro, mediante l'applicazione della diga di gomma adattandola ai contorni della bocca.

4. preparazione della cavità

a) Per la preparazione delle cavità dentarie, utilizzare la rotazione di punte speciali diamantate per mezzo di manipolo - turbina praticando un bisello - anche ondulato  - sui margini dello smalto delle preparazioni dei denti anteriori (cavità di classe III - IV - V).

b) Per la preparazione dei denti posteriori (cavità di classe I - II) praticare un chamfer sui margini delle cavità.

c) Marcare con una mina colorata i margini del dente.

- nel caso di perdita di superficie prossimale adattare matrice di contorno corona -

d) Pulire la cavità prodotta impiegando siringa spray aria-acqua e quindi asciugare, con la sola funzione aria (attenzione! l'aria impiegata nell'asciugatura delle cavità deve essere priva di olii provenienti da compressori d'aria).

e) Trattare il fondo della cavità con prodotti specifici, per la detersione profonda dei tubuli dentinali.

f) Applicare i cavity liners per la protezione della dentina esposta e dei tubuli dentinali.

g) Nelle zone più profonde applicare cementi di sottofondo a base di idrossido di calcio.

h) Coprire il fondo cavità con uno strato di cemento del tipo vetroionomerico.

- non utilizzare materiali a base di eugenolo per proteggere la polpa dentaria, poichè questi materiali inibiscono la polimerizzazione dell'agente adesivo e dei compositi. -

i) Applicare usando pennellini microbrush gel acido ortofosforico sulle superfici della cavità preparata per mordenzare le pareti, rispettando i tempi del fabbricante.

l) Adoperare spray d'acqua sulla superficie mordenzata per lo stesso tempo impiegato nella mordenzatura.

m) Asciugare con aria priva di olii.

- la superficie del dente dovrà avere un aspetto bianco-gessoso -

n) Applicare con pennellino microbrush idonea quantità di adesivo smalto dentinale del tipo fotopolimerizzabile, nella cavità e sui bordi mordenzati rispettando i tempi del fabbricante.

o) Asciugare con siringa spray-aria l'adesivo applicato.

p) Utilizzare lampada fotopolimerizzante con il fascio di luce indirizzato in prossimità della cavità e delle zone bagnate dall'adesivo, rispettando i tempi del fabbricante dell'adesivo smalto-dentinale.

5. riempimento - modellazione anatomica del dente - fotopolimerizzazione

a) Applicare la pasta composita a temperatura ambiente  - tra 18° e 30° -

b) Estrudere direttamente la pasta composita all'interno della cavità o indirittamente sul blocchetto di miscelazione con uno spessore di 2mm massimo.

c) Adoperare strumenti modellatori, Condensatori ed applicatori (Goldstein), Carver interprossimali, modellatori per il contouring finale, brunitori per condensare il composito all'interno della cavità.

d) Utilizzare lampada fotopolimerizzante - possono essere adoperate lampade alogene, a led, arco al plasma - con il fascio di luce indirizzato in prossimità della cavità e delle zone ricoperte dal materiale composito, rispettando i tempi del produttore del materiale.

d) Incrementare altro composito nella cavità sempre con uno spessore di materiale massimo di 2mm fino a raggiungere il completo riempimento della cavità, adoperando strumenti condensatori e modellatori.

e) Utilizzare lampada fotopolimerizzante con il fascio di luce indirizzato in prossimità della cavità e delle zone ricoperte dal materiale composito, rispettando i tempi del produttore del materiale.

6. finitura

a) Usare la rotazione di una  fresa al carburo su una turbina per eliminare la demarcazione tra il composito ed il dente naturale.

b) Adoperare punte diamantate fini per la finitura.

c) Verificare l'occlusione dentaria con carta d'articolazione per correggere eventuali precontatti occlusali e scaricarli.

d) Per la finitura delle superfici prossimali adoperare strisce di metallo o di vinile.

e) Infine la lucidatura è affidata a gommini speciali in silicone, da montare sul manipolo contrangolo, con i diversi gradi di abrasività.

f) Per la lucidatura finale possono essere adoperati spazzolini speciali di lucidatura, da applicare sul manipolo contrangolo, con le paste per lucidatura compositi, a base di diamante, polvere di corindone, ossido di alluminio adoperando prima le paste con un grado di granulometria alto e poi quelle a granulometria bassa.

Il restauro in materiale composito è ultimato.

 

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Ultimo aggiornamento Domenica 01 Dicembre 2013 10:37