COME COSTRUIRE LA PROTESI DENTALE COMBINATA - 1^ parte - PDF Stampa E-mail
ODONTOTECNICA - ODONTOTECNICA OGGI
Scritto da Roberto PIRRELLI   
Sabato 13 Luglio 2013 06:23

COME COSTRUIRE LA PROTESI DENTALE COMBINATA


CICLO COMPLETO DI LAVORAZIONE

IN OTTEMPERANZA

D.   L.vo   n° 46 del 24/02/1997 – Direttiva 93/42/CEE –

e

D.   L.vo   n° 37 del 25/01/2010 – Direttiva 2007/47/CEE -

DEFINIZIONE E DOCUMENTAZIONE DELLA PROCEDURA DI LAVORAZIONE

ANALISI DEI RISCHI ASCRIVIBILI ALL’USO DEL DISPOSITIVO

RIFERIMENTO ALLA COMPATIBILITA’ DEI MATERIALI

ISTRUZIONI  D’USO

 

 

Fase A “ IGIENE E DISINFEZIONE IMPRONTA DENTARIA

Detersione e trattamento antibatterico delle impronte dentarie

PROCEDIMENTO di FABBRICAZIONE ADOTTATO:  “ manuale

1 Indossare guanti – mascherina – occhiali.

2 Mettere l’impronta in un contenitore, immersa completamente nel prodotto disinfettante.

3 Far agire il prodotto per la disinfezione impronta, per un  minimo di 3 minuti e per un massimo di 5 minuti.

4 Prelevare l’impronta nel contenitore.

PROCEDIMENTO di FABBRICAZIONE ADOTTATO:  “ meccanico

1 Indossare – guanti – mascherina – occhiali.

2 Inserire l’impronta nella vaschetta ad ultrasuoni.

3 Accensione dell’apparecchiatura.

4 Attivare gli ultrasuoni.

5 Comandare la potenza degli ultrasuoni.

6 Regolare il tempo di lavaggio  (minimo 3 minuti  - massimo 5 minuti).

7 Impostare la temperatura di lavaggio.

8 Spegnere l’apparecchiatura.

9 Togliere l’impronta.

ANALISI DEI RISCHI:

- VALUTARE UNA FRA QUESTE POSSIBILITA' -

1. ASSENZA DI RISCHI: “ Non si evidenziano pericoli potenziali non eliminabili

secondo le procedure  standard

2. RISCHIO RIDUCIBILE: Si evidenziano piccole imperfezioni facilmente eliminabili


3. RISCHIO ACCETTABILE: Si evidenziano piccoli danni facilmente eliminabili

- se si riscontrano una di queste 3 possibilità il ciclo di lavorazione prosegue -

RISCHIO ACCERTATO: INTERROMPERE IL CICLO DI LAVORAZIONE !

“ BISOGNA: RIFARE LA DISINFEZIONE

SMALTIMENTO RIFIUTI: “

Contenitore rifiuti speciali

Autodistruzione

“ Assimilabile ai rifiuti solidi urbani

CODICE RIFIUTO CER

ORIGINE: LABORATORIO ODONTOTECNICO

Fase B “ COLATURA IMPRONTA, MODELLO ANTAGONISTA, DI STUDIO, DI LAVORO, MASTER

Riproduzione della forma dentaria necessaria per improntare un piano di trattamento protesico

“ TRATTAMENTO DELL’IMPRONTA CON MATERIALE ALGINATO

PROCEDIMENTO di FABBRICAZIONE ADOTTATO:   “ tecnico – manuale – meccanico

1 L’impronta in alginato va colata SUBITO.

2 Lavare l’impronta sotto un leggero getto d’acqua corrente fredda.

3 Eliminare eccessi di materiale alginato dall’impronta, per mezzo di una lama di bisturi – cautamente -.

4 Ricoprire la parte interna dell’impronta con un sottile strato di polvere di gesso e con l’ausilio di un pennello spolverare delicatamente.

5 Mettere l’impronta sotto un leggero getto d’acqua corrente fredda e con il pennello a setole morbide rimuovere il  gesso versato in modo da eliminare l’acido alginico.

6 Rimuovere ogni residuo liquido nell’interno dell’impronta mediante un moderato getto d’aria facendo attenzione a non dare eccessiva pressione per non danneggiare i rilievi più sottili dell’impronta.

“ 1^COLATURA MODELLI - SENZA STAMPI

1 Misurare dose e rapporti di polvere gesso e acqua distillata negli appositi misuratori

(bilancia per la polvere e misurini per liquidi)  seguendo le indicazioni del fabbricante.

2 Prelevare dall’apparecchiatura miscelatore sottovuoto la tazza/scodella miscelatore.

3 Inserire all’interno della tazza/scodella prima il liquido misurato e poi la polvere di gesso.

4 Utilizzare una spatola per miscelare prima manualmente il composto, fino a quando la polvere sarà completamente bagnata.

5 Riposizionare la tazza/scodella nell’alloggiamento dell’apparecchiatura miscelatore sottovuoto,

6 poi, spatolare – meccanicamente - per circa 20 secondi, il composto miscelato sottovuoto.

7 Prelevare nuovamente la tazza/scodella dall’apparecchiatura e attingendo con una spatola per

impasto dalla scodella, versare piccole quantità di composto miscelato all’interno dell’impronta.

8 Poggiare l’impronta tenendola dal manico sull’apparecchiatura vibratore regolando la vibrazione,

in modo da permettere al composto di fluire nell’impronta riempiendola fino al limite del bordo gengivale.

9 Togliere l’impronta dall’apparecchiatura vibratore e adagiarla cautamente su un piano.

10 Attendere l’indurimento del composto versato nell’impronta.

“ 2^COLATURA MODELLI “ COLATA SU STAMPI IN GOMMA – ZOCCOLATURA -

1 Misurare dose e rapporti di polvere gesso e acqua distillata negli appositi misuratori

(bilancia per la polvere e misurini per liquidi)  seguendo le indicazioni del fabbricante.

2 Prelevare dall’apparecchiatura miscelatore sottovuoto la tazza/scodella miscelatore.

3 Inserire all’interno della tazza/scodella prima il liquido misurato e poi la polvere di gesso.

4 Utilizzare una spatola per miscelare prima manualmente il composto, fino a quando la polvere sarà completamente bagnata.

5 Riposizionare la tazza/scodella nell’alloggiamento dell’apparecchiatura miscelatore sottovuoto,

6 poi, spatolare – meccanicamente - per circa 20 secondi, il composto miscelato sottovuoto.

7 Prelevare nuovamente la tazza/scodella dall’apparecchiatura e attingendo con una spatola per

impasto dalla scodella, versare piccole quantità di composto miscelato all’interno dello stampo in gomma.

8 Poggiare lo stampo in gomma sull’apparecchiatura vibratore regolando la vibrazione, in modo da permettere al composto di riempire lo stampo.

9 Togliere la base in gomma dall’apparecchiatura vibratore e adagiarla cautamente su un piano.

10 Immergere nello stampo in gomma l’impronta colata in precedenza, capovolta.

11 Attendere l’indurimento del composto versato nello stampo.

“ SMODELLATURA

1 Rimuovere il modello dall’impronta in alginato rispettando questi tempi categorici:

dopo 45 min - indurimento del gesso compiuto -

e non oltre 60 min - perché l’alginato può alterare la superficie del gesso –.

2 Pulire il modello dai residui di alginato eventualmente presenti mediante l’ausilio di spazzola a setole morbide

IMPORTANTE!   - NON LAVARE O SQUADRARE IL MODELLO –

3 Stare in attesa della completa fase di indurimento del gesso per una o tre ore a seconda dell’umidità presente nell’ambiente che custodisce il modello.

4 Rivestire la superficie dei denti in gesso con isolante/lacca protettiva per impermeabilizzare le porosità del gesso ed evitare depositi e pulviscolo.

ANALISI DEI RISCHI:

- VALUTARE UNA FRA QUESTE POSSIBILITA' -

1. ASSENZA DI RISCHI: “ Non si evidenziano pericoli potenziali non eliminabili

secondo le procedure  standard

2. RISCHIO RIDUCIBILE: Si evidenziano piccole imperfezioni facilmente eliminabili


3. RISCHIO ACCETTABILE: Si evidenziano piccoli danni facilmente eliminabili

- se si riscontrano una di queste 3 possibilità il ciclo di lavorazione prosegue -

RISCHIO ACCERTATO: INTERROMPERE IL CICLO DI LAVORAZIONE !

“ BISOGNA: RIPRENDERE L'IMPRONTA DENTARIA

SMALTIMENTO RIFIUTI: “

Contenitore rifiuti speciali

Autodistruzione

“ Assimilabile ai rifiuti solidi urbani

CODICE RIFIUTO CER

ORIGINE: LABORATORIO ODONTOTECNICO


Fase C “ SQUADRATURA MODELLI

Sagomatura del modello in gesso

PROCEDIMENTO di FABBRICAZIONE ADOTTATO:  “ tecnico – manuale – meccanico

IMPORTANTE! NON SQUADRARE IL MODELLO SUBITO DOPO LO SMODELLAMENTO

1 Indossare – mascherina – occhiali.

2 Posizionare il modello sulla base portamodello dell’apparecchiatura squadramodelli - preferibilmente a secco -.

3 Squadrare la base del modello premendo il modello al disco/nastro dell’apparecchiatura:

- la base del modello squadrata dovrà essere parallela al piano occlusale –

- mantenere uno spessore di circa 10 mm a livello del centro del palato duro

(modello superiore)e a livello del solco linguale (modello inferiore) -.

4 Squadrare la parte posteriore del modello mantenendo ben evidenti le zone dei tuber

retromolari.

5 Sagomare sempre in modo che la base del modello con i suoi contorni formano un’angolo a 90°.

“ SQUADRATURA MODELLO SUPERIORE

1 Squadrare il modello in corrispondenza del settore anteriore, nella zona relativa

che va dalla linea mediana, che attraversa i due incisivi centrali, alla linea che attraversa e divide in due il canino, in corrispondenza della cuspide, sia dal lato destro che sinistro.

2 Poggiare il modello sulla base della squadramodelli e abradere lateralmente in corrispondenza della zona dei tuber retromolari formando angoli ottusi con la parte posteriore del modello.

3 Congiungere la squadratura laterale dei tuber retromolari con la squadratura anteriore in corrispondenza della cuspide canina.

“ SQUADRATURA MODELLO INFERIORE

1 Squadrare il modello in corrispondenza del settore anteriore – dalla linea che attraversa e divide in due i canini – con un andamento convesso.

2 Poggiare il modello sulla base della squadramodelli e abradere lateralmente in corrispondenza della zona dei tuber retromolari formando angoli ottusi con la parte posteriore del modello.

3 Congiungere la squadratura laterale dei tuber retromolari con la squadratura anteriore in corrispondenza della cuspide canina.

ANALISI DEI RISCHI:

- VALUTARE UNA FRA QUESTE POSSIBILITA' -

1. ASSENZA DI RISCHI: “ Non si evidenziano pericoli potenziali non eliminabili

secondo le procedure  standard

2. RISCHIO RIDUCIBILE: Si evidenziano piccole imperfezioni facilmente eliminabili


3. RISCHIO ACCETTABILE: Si evidenziano piccoli danni facilmente eliminabili

- se si riscontrano una di queste 3 possibilità il ciclo di lavorazione prosegue -

RISCHIO ACCERTATO: INTERROMPERE IL CICLO DI LAVORAZIONE !

“ BISOGNA: RIPRENDERE L'IMPRONTA DENTARIA

SMALTIMENTO RIFIUTI: “

Contenitore rifiuti speciali

Autodistruzione

“ Assimilabile ai rifiuti solidi urbani

CODICE RIFIUTO CER

ORIGINE: LABORATORIO ODONTOTECNICO


Fase D “ CREAZIONE PORTAIMPRONTE

Costruzione di un contenitore di materiale per rilevare l’impronta individuale al paziente che riproduce l’arcata mascellare

“ PORTAIMPRONTA INDIVIDUALE IN RESINA AUTOPOLIMERIZZANTE

PROCEDIMENTO di FABBRICAZIONE ADOTTATO:   “ tecnico – manuale – meccanico

1 Preparare il portaimpronta individuale almeno 6 ore prima del rilevamento dell’impronta al paziente.

2 Delimitare il modello utilizzando una matita con punta appuntita:

modello dentato superiore e/o inferiore

– evidenziare una linea 2-3 mm sotto il bordo.cervicale dei denti.

3 Prelevare un foglio di cera e piegarlo in due.

4 Accendere il bunsen e scaldare sulla fiamma il foglio di cera fino a quando non diventa morbida.

5 Adattare il foglio di cera al modello fino a coprire i limiti evidenziati coprendo l’intera arcata. Attenzione! - al superiore non coprire il palato -

6 Scartare utilizzando una lecron affilata gli eccessi oltre i limiti.

7 Attuare 3 fori nella cera fino a toccare il gesso:

2) in corrispondenza dei molari – 1 sul lato destro e 1 sul lato sinistro –

1) in corrispondenza degli incisivi.

8 Ritagliare un pezzo di carta d’alluminio comune e adattarla sulla cera.

9 Misurare dosi e rapporti necessari per l’impasto polvere/liquido resina.

10 Versare il contenuto nel vasetto, versando prima il liquido e poi la polvere.

11 Lasciar riposare il composto.

12 Procurarsi un rullo – deve avere la lunghezza almeno quanto l’arcata del modello. -

13 Prelevare la resina dal vasetto con una spatola e riporla su una piastra di vetro pulita.

14 Stendere il composto resinoso fino ad ottenere una forma allungata e con un certo spessore. - Almeno 5 mm –

15 Mettere la resina sopra il modello modellandola sopra il foglio d’alluminio contornando con fedeltà le zone da coprire pressando lievemente sulle zone dei fori praticati.

16 Scartare utilizzando una lecron affilata gli eccessi oltre i limiti.

17 Conservare gli scarti di resina per realizzare il manico del portaimpronta.

18 Manipolare gli scarti, in modo da ottenere un manico con presa, che andrà collocato, plasmandolo sul materiale posto sul modello, in corrispondenza della zona centrale incisiva.

19 Lasciare il modello su un piano in attesa della polimerizzazione della resina.

“ SMODELLATURA

1 Raggiunta la polimerizzazione ma facendo attenzione a svolgere queste manovre quando ancora la resina emana calore, rimuovere dal modello il cucchiaio sollevandolo.

2 Eliminare utilizzando una spatola, sia la cera che l’alluminio, presente all’interno del portaimpronta.

3 Posizionare il portaimpronta sul modello per verificare precisione e spazio.

4 Indossare mascherina e occhiali.

5 Utilizzare delle frese montate sul micromotore per abradere le irregolarità più evidenti.

6 Fare uso di frese montate sul micromotore – carta vetrata finissima - per rifinire e levigare tutti i bordi del portaimpronta.

“PORTAIMPRONTA INDIVIDUALE IN MATERIALE TERMOPLASTICO

1 Delimitare il modello utilizzando una matita con punta appuntita:

modello dentato superiore e/o inferiore   – evidenziare una linea 2-3 mm sotto il bordo cervicale dei denti.

2 Isolare con borotalco l’intera area del palato.

3 Prelevare un foglio di cera e piegarlo in due.

4 Accendere il bunsen e scaldare sulla fiamma il foglio di cera fino a quando non diventa morbida.

5 Adattare il foglio di cera al modello fino a coprire i limiti evidenziati coprendo l’intera arcata. Attenzione! - al superiore  non coprire il palato. -

6 Scartare utilizzando una lecron affilata gli eccessi oltre i limiti.

7 Attuare 3 fori nella cera fino a toccare il gesso:

2) in corrispondenza dei molari – 1 sul lato destro e 1 sul lato sinistro –

1) in corrispondenza degli incisivi.

8 Ritagliare un pezzo di carta d’alluminio comune e adattarla sulla cera.

9 Prelevare una piastra basale del tipo superiore o inferiore che serve per il caso.

10 Scaldare sulla fiamma la piastra basale fino a quando non diventa morbida.

11 Adattare la piastra morbida al modello modellandola sopra il foglio d’alluminio contornando fedelmente le zone da coprire pressando lievemente sulle zone dei fori praticati.

12 Prelevare dal modello la piastra basale con dentro la cera e il foglio d’alluminio isolante.

13 Ritagliare con una forbice i contorni e gli eccessi della piastra basale oltre i limiti.

14 Nel caso di indurimento del materiale della piastra basale scaldare con manovre rapide sotto la fiamma e ritagliare velocemente.

15 Riposizionare sul modello la piastra contornata e riadattare sul modello.

16 Ammorbidire sotto la fiamma del bunsen la piastra contornata con manovre rapide e modellare in modo da riottenere la giusta posizione sul modello.

17 Conservare gli scarti di resina per realizzare il manico del portaimpronta.

18 Utilizzare dei manici in alluminio preconfezionati e adattarli sulla zona anteriore in corrispondenza incisiva.

19 Scaldare sulla fiamma gli scarti della piastra impiegata e applicarli sopra il manico d’alluminio poggiato sulla piastra basale .e modellando verso la base.

“ SMODELLATURA

1 Rimuovere dal modello il cucchiaio sollevandolo.

2 Eliminare utilizzando una spatola, sia la cera che l’alluminio, presente all’interno del portaimpronta.

3 Posizionare il portaimpronta sul modello per verificare precisione e spazio.

4 Indossare mascherina e occhiali.

5 Utilizzare della carta vetrata per rifinire e levigare tutti i bordi del portaimpronta in base plate.

“ PORTAIMPRONTA INDIVIDUALE IN MATERIALE FOTOPOLIMERIZZANTE

1 Delimitare il modello utilizzando una matita con punta appuntita:

modello dentato superiore e/o inferiore   – evidenziare una linea 2-3 mm sotto il bordo cervicale dei denti.

2 Eliminare i sottosquadri del modello applicando della cera scaldata sulla fiamma del bunsen utilizzando una spatola e applicando altra cera negli spazi utili a ricevere il materiale da impronta.

3 Applicare dell’isolante per resina utilizzando un pennellino sull’intera area del palato.

4 Aspettare l’asciugatura dell’isolante.

5 Prelevare dall’involucro protettivo una piastra basale e riporla sul modello.

6 Pressare e modellare su tutte le zone del modello evitando di inglobare aria.

7 Con una lama di bisturi scartare gli eccessi del materiale oltre i limiti.

8 Conservare gli scarti di resina per realizzare il manico del portaimpronta.

9 Utilizzare dei manici in alluminio preconfezionati e adattarli sulla zona anteriore in corrispondenza incisiva

10 Applicare gli scarti del materiale della piastra impiegata, sopra il manico d’alluminio poggiato sulla piastra basale.

11 Modellare gli scarti sopra il manico, plasmando il materiale in corrispondenza della zona centrale incisiva

12 - Servirsi dell’apparecchio fotopolimerizzante - posare il modello sul portaoggetti e fissare in direzione della fonte della luce fotopolimerizzante.

13 Programmare il tempo di esposizione del materiale alla luce ed avviare la fotopolimerizzazione.

“ SMODELLATURA

1 Rimuovere dal modello il cucchiaio sollevandolo.

2 Eliminare lo strato dispersivo che sviluppano i materiali compositi  detergendo con il liquido sgrassante utilizzando un pennello.

3 Posizionare il portaimpronta sul modello per verificare precisione e spazio.

4 Indossare mascherina e occhiali.

5 Utilizzare delle frese al tungsteno montate sul micromotore per abradere e rifinire i bordi del portaimpronta.

6 Infine adoperare della carta vetrata finissima per levigare i bordi del portaimpronta.

ANALISI DEI RISCHI:

- VALUTARE UNA FRA QUESTE POSSIBILITA' -

1. ASSENZA DI RISCHI: “ Non si evidenziano pericoli potenziali non eliminabili

secondo le procedure  standard

2. RISCHIO RIDUCIBILE: Si evidenziano piccole imperfezioni facilmente eliminabili


3. RISCHIO ACCETTABILE: Si evidenziano piccoli danni facilmente eliminabili

- se si riscontrano una di queste 3 possibilità il ciclo di lavorazione prosegue -

RISCHIO ACCERTATO: INTERROMPERE IL CICLO DI LAVORAZIONE !

“ BISOGNA: RIFARE IL PORTAIMPRONTA INDIVIDUALE

SMALTIMENTO RIFIUTI: “

Contenitore rifiuti speciali

Autodistruzione

“ Assimilabile ai rifiuti solidi urbani

CODICE RIFIUTO CER

ORIGINE: LABORATORIO ODONTOTECNICO

Fase E “ IGIENE - DISINFEZIONE PORTAIMPRONTA INDIVIDUALE

Detersione e trattamento antibatterico

DISINFEZIONE DEL MATERIALE AVVENUTA IN STUDIO

DISINFEZIONE DEL MATERIALE AVVENUTA IN LABORATORIO

PROCEDIMENTO di FABBRICAZIONE ADOTTATO:  “ manuale

1 Indossare guanti – mascherina – occhiali.

2 Mettere il portaimpronta individuale in un contenitore, immersa completamente nel prodotto disinfettante.

3 Far agire il prodotto per la disinfezione.

4 Prelevare il portaimpronta nel contenitore.

5 Sciacquare sotto acqua corrente.

6 Asciugare sotto un getto d’aria.

7 Inserire il portaimpronta individuale in una bustina e sigillare.

PROCEDIMENTO di FABBRICAZIONE ADOTTATO:  “ meccanico

1 Indossare – guanti – mascherina – occhiali.

2 Inserire il portaimpronta nella vaschetta ad ultrasuoni.

3 Accensione dell’apparecchiatura.

4 Attivare gli ultrasuoni.

5 Comandare la potenza degli ultrasuoni.

6 Regolare il tempo di lavaggio  (minimo 3 minuti  - massimo 5 minuti).

7 Impostare la temperatura di lavaggio.

8 Spegnere l’apparecchiatura.

9 Togliere il portaimpronta.

ANALISI DEI RISCHI:

- VALUTARE UNA FRA QUESTE POSSIBILITA' -

1. ASSENZA DI RISCHI: “ Non si evidenziano pericoli potenziali non eliminabili

secondo le procedure  standard

2. RISCHIO RIDUCIBILE: Si evidenziano piccole imperfezioni facilmente eliminabili


3. RISCHIO ACCETTABILE: Si evidenziano piccoli danni facilmente eliminabili

- se si riscontrano una di queste 3 possibilità il ciclo di lavorazione prosegue -

RISCHIO ACCERTATO: INTERROMPERE IL CICLO DI LAVORAZIONE !

“ BISOGNA: RIFARE LA DISINFEZIONE

SMALTIMENTO RIFIUTI: “

Contenitore rifiuti speciali

Autodistruzione

“ Assimilabile ai rifiuti solidi urbani

CODICE RIFIUTO CER

ORIGINE: LABORATORIO ODONTOTECNICO


Fase F “ CREAZIONE PLACCHE DI REGISTRAZIONE E DI MONTAGGIO

Costruzione placca basale su appoggio mucoso, con applicati dei valli di cera per determinare le registrazioni interocclusali del paziente

“ PLACCA IN RESINA AUTOPOLIMERIZZANTE

PROCEDIMENTO di FABBRICAZIONE ADOTTATO:  “ tecnico – manuale – meccanico -

1 Delimitare il modello con il limite d’azione utilizzando una matita con punta appuntita.

2 Eliminare i sottosquadri del modello applicando della cera scaldata

sulla fiamma del bunsen utilizzando una spatola.

3 Applicare dell’isolante per resina utilizzando un pennellino sull’intera area del palato.

4 Attendere l’asciugatura dell’isolante.

5 Misurare dosi e rapporti necessari per l’impasto polvere/liquido resina.

6 Versare il contenuto nel vasetto, versando prima il liquido e poi la polvere.

7 Lasciar riposare il composto.

8 Procurarsi un rullo – deve avere la lunghezza almeno quanto l’arcata del modello. -

9 Prelevare la resina dal vasetto con una spatola e riporla su una piastra di vetro pulita.

10 Stendere il composto resinoso fino ad ottenere una forma allungata e con uno

spessore uniforme.

11 Mettere la resina sopra il modello plasmandola bene cercando di non inglobare aria.

12 Scartare utilizzando una lama di bisturi affilata gli eccessi oltre i limiti.

13 Lasciare il modello su un piano in attesa della polimerizzazione della resina.

“ RIFINITURA

1 Raggiunta la polimerizzazione rimuovere dal modello il cucchiaio sollevandolo eventualmente facendo leva con una spatola.

2 Indossare mascherina e occhiali.

3 Utilizzare delle frese montate sul micromotore per abradere le irregolarità più evidenti.

4 Fare uso di frese montate sul micromotore per rifinire e levigare tutti i bordi della placche.

“ PLACCA IN MATERIALE TERMOPLASTICO

1 Delimitare il modello con il limite d’azione utilizzando una matita con punta appuntita.

2 Eliminare i sottosquadri del modello applicando della cera scaldata sulla fiamma del bunsen utilizzando una spatola.

3 Isolare con del borotalco l’intera area del palato.

4 Prelevare una piastra basale del tipo superiore o inferiore che serve per il caso o un foglio di cera.

5 Accendere il bunsen e scaldare sulla fiamma il foglio di cera fino a quando non diventa morbida.

a Scaldare sulla fiamma la piastra basale fino a quando non diventa morbida.

6 Scartare utilizzando una lecron affilata gli eccessi oltre i limiti.

7 Prelevare dal modello la piastra basale.

8 Ritagliare con una forbice i contorni e gli eccessi della piastra basale oltre i limiti.

9 Nel caso di indurimento del materiale della piastra basale scaldare con manovre rapide sotto la fiamma e ritagliare velocemente.

10 Riposizionare sul modello la piastra contornata e riadattare sul modello.

11 Ammorbidire sotto la fiamma del bunsen la piastra contornata con manovre rapide e modellare in modo da riottenere la giusta posizione sul modello.

“ RIFINITURA

1 Indossare mascherina e occhiali.

2 Utilizzare della carta vetrata per rifinire e levigare tutti i bordi della placca in base plate.

“ PLACCA IN MATERIALE FOTOPOLIMERIZZANTE

1 Delimitare il modello con il limite d’azione utilizzando una matita con punta appuntita.

2 Eliminare i sottosquadri del modello applicando della cera scaldata sulla fiamma del bunsen utilizzando una spatola.

3 Applicare dell’isolante per resina utilizzando un pennellino sull’intera area del palato.

4 Attendere l’asciugatura dell’isolante.

5 Prelevare dall’involucro protettivo una piastra basale e riporla sul modello.

6 Pressare e modellare su tutte le zone del modello evitando di inglobare aria.

7 Con una lama di bisturi scartare gli eccessi del materiale oltre i limiti.

8 - Servirsi dell’apparecchiatura per fotopolimerizzare - posare il modello sul portaoggetti e fissare in direzione della fonte della luce fotopolimerizzante.

9 Programmare il tempo di esposizione del materiale alla luce ed avviare la fotopolimerizzazione.

“ RIFINITURA

1 Rimuovere dal modello la placca facendo leva fra modello e base con una spatola sollevando.

2 Eliminare lo strato dispersivo che sviluppano i materiali compositi  detergendo con il liquido sgrassante utilizzando un pennello.

3 Posizionare la placca sul modello per verificare precisione.

4 Indossare mascherina e occhiali.

5 Utilizzare delle frese al tungsteno montate sul micromotore per abradere e rifinire i bordi della placca.

6 Infine adoperare della carta vetrata finissima per levigare i bordi della placca.

“ APPLICAZIONE VALLO DI OCCLUSIONE

1 Fare uso di cera preformata per valli occlusali oppure arrotolare un foglio di cera scaldata sulla fiamma del bunsen.

2 Posizionare il vallo in cera o la cera arrotolata sulla cresta della base della placca.

3 Dare una lunghezza al vallo in cera del modello superiore, di 22 mm partendo dal punto più alto del fornice fino al piano occlusale dare una

lunghezza al vallo in cera del modello inferiore, di 18 mm partendo dal punto più profondo del fornice fino al piano occlusale.

4 Scaldare sulla fiamma del bunsen lo strumento “rim former”.

5 Poggiare il modello con il vallo in cera sul “rim-former” in modo da asportare per fusione la cera dal vallo superiore ed inferiore definendo così il piano occlusale nel rispetto delle misure.

6 All’inferiore fare in modo di sfinire il vallo in cera al centro dei trigoni.

ANALISI DEI RISCHI:

- VALUTARE UNA FRA QUESTE POSSIBILITA' -

1. ASSENZA DI RISCHI: “ Non si evidenziano pericoli potenziali non eliminabili

secondo le procedure  standard

2. RISCHIO RIDUCIBILE: Si evidenziano piccole imperfezioni facilmente eliminabili


3. RISCHIO ACCETTABILE: Si evidenziano piccoli danni facilmente eliminabili

- se si riscontrano una di queste 3 possibilità il ciclo di lavorazione prosegue -

RISCHIO ACCERTATO: INTERROMPERE IL CICLO DI LAVORAZIONE !

“ BISOGNA: RIFARE LE PLACCHE DI REGISTRAZIONE

SMALTIMENTO RIFIUTI: “

Contenitore rifiuti speciali

Autodistruzione

“ Assimilabile ai rifiuti solidi urbani

CODICE RIFIUTO CER

ORIGINE: LABORATORIO ODONTOTECNICO

Fase G “ IGIENE - DISINFEZIONE PLACCHE DI REGISTRAZIONE

Detersione e trattamento antibatterico

DISINFEZIONE DEL MATERIALE AVVENUTA IN STUDIO

DISINFEZIONE DEL MATERIALE AVVENUTA IN LABORATORIO

PROCEDIMENTO di FABBRICAZIONE ADOTTATO:  “ manuale

1 Indossare guanti – mascherina – occhiali.

2 Mettere la placca di registrazione in un contenitore, immersa completamente nel prodotto disinfettante.

3 Far agire il prodotto per la disinfezione.

4 Prelevare la placca  di registrazione e di montaggio nel contenitore.

5 Sciacquare sotto acqua corrente.

6 Asciugare sotto un getto d’aria.

7 Inserire  la placca di registrazione in una bustina e sigillare.

PROCEDIMENTO di FABBRICAZIONE ADOTTATO:  “ meccanico

1 Indossare – guanti – mascherina – occhiali.

2 Inserire le placche di registrazione, nella vaschetta ad ultrasuoni.

3 Accensione dell’apparecchiatura.

4 Attivare gli ultrasuoni.

5 Comandare la potenza degli ultrasuoni.

6 Regolare il tempo di lavaggio  (minimo 3 minuti  - massimo 5 minuti).

7 Impostare la temperatura di lavaggio.

8 Spegnere l’apparecchiatura.

9 Togliere le placche.

ANALISI DEI RISCHI:

- VALUTARE UNA FRA QUESTE POSSIBILITA' -

1. ASSENZA DI RISCHI: “ Non si evidenziano pericoli potenziali non eliminabili

secondo le procedure  standard

2. RISCHIO RIDUCIBILE: Si evidenziano piccole imperfezioni facilmente eliminabili


3. RISCHIO ACCETTABILE: Si evidenziano piccoli danni facilmente eliminabili

- se si riscontrano una di queste 3 possibilità il ciclo di lavorazione prosegue -

RISCHIO ACCERTATO: INTERROMPERE IL CICLO DI LAVORAZIONE !

“ BISOGNA: RIFARE LA DISINFEZIONE

SMALTIMENTO RIFIUTI: “

Contenitore rifiuti speciali

Autodistruzione

“ Assimilabile ai rifiuti solidi urbani

CODICE RIFIUTO CER

ORIGINE: LABORATORIO ODONTOTECNICO


Fase H “ MESSA IN ARTICOLAZIONE

Montaggio dei modelli e analisi dell’occlusione su articolatore che simula i movimenti dell’articolazione temporo-mandibolare

PROCEDIMENTO di FABBRICAZIONE ADOTTATO:  “ tecnico – manuale –

SISTEMA INDIRETTO

“Montaggio modello superiore con l’ausilio dell’arco di trasferimento su

ARTICOLATORE A VALORI INDIVIDUALI

1 Inserire sui perni per il montaggio ai lati delle ceste articolari le estremità forate ad oliva dell’arco di trasferimento.

2 Avvitare una base di montaggio senza fessure sulla branca superiore dell’articolatore.

3 Togliere i cappucci di protezione dalle estremità ad oliva.

4 Inserire branca superiore dell’articolatore e arco di trasferimento nel supporto di montaggio.

5 Regolare a 0° l’inclinazione dei due tracciati condilari.

6 Inserire sotto la forchetta un supporto tenuto fermo dal tappetino magnetico

dello strumento di montaggio per evitare il piegamento della forchetta sotto il peso del modello.

7 Capovolgere il supporto di montaggio per stabilire un contatto uniforme con la parte inferiore della forchetta.

8 Fissare il portaforchetta serrando la vite.

9 Ruotare all’indietro la parte superiore dell’articolatore e inserire il modello all’interno

della concavità della forchetta.

10 Misurare dosi e rapporti necessari per l’impasto gesso/acqua.

12 Miscelare il composto manualmente.

13 Inumidire con acqua la superficie basale del modello master.

14 Colare parte del composto nella base superiore del modello e parte nella base di montaggio.

15 Chiudere con cautela la parte superiore dell’articolatore fino alla superficie d’appoggio

del tavolato incisivo sull’arco di trasferimento.

16 Attendere il processo di indurimento del gesso.

“ Montaggio modello inferiore

1 Togliere la branca superiore dell’articolatore.

2 Bloccare in posizione di centrica le due ceste condilari.

3 Rialzare di 3 mm l’asta incisale per contenere l’espansione del gesso da adoperare.

4 Posizionare il modello inferiore alla registrazione di centrica del modello superiore.

5 Bloccare il modello inferiore alla registrazione di centrica.

6 Misurare dosi e rapporti necessari per l’impasto gesso/acqua.

7 Versare il contenuto in una scodella-coppa di silicone e miscelare il composto manualmente.

8 Inumidire con acqua la superficie basale del modello inferiore.

9 Colare parte del composto nella base superiore del modello e parte nella base di montaggio.

10 Chiudere con cautela la parte inferiore dell’articolatore fino alla superficie d’appoggio del perno incisale.

11 Attendere il processo di indurimento del gesso.

PROCEDIMENTO di FABBRICAZIONE ADOTTATO:  “ tecnico – manuale –

SISTEMA DIRETTO

“Montaggio modello superiore con l’ausilio dell’arco di trasferimento su ARTICOLATORE A VALORI INDIVIDUALI

1 Preparare l’articolatore sostituendo il perno incisale con l’adattatore per il portaforchetta.

2 Bloccare serrando le viti i condili in posizione di centrica.

3 Inserire la forchetta all’articolatore.

4 Posizionare il modello master sul piano della forchetta rispettando i punti delle registrazioni.

5 Misurare dosi e rapporti necessari per l’impasto gesso/acqua.

6 Versare il contenuto in una scodella-coppa di silicone.

7 Miscelare il composto manualmente.

8 Inumidire con acqua la superficie basale del modello superiore.

9 Colare parte del composto nella base superiore del modello e parte nella base di montaggio.

10 Chiudere con cautela la parte superiore dell’articolatore fino alla superficie d’appoggio del tavolato incisivo sull’arco di trasferimento.

11 Attendere il processo di indurimento del gesso.

“ Montaggio modello inferiore

1 Togliere la branca superiore dell’articolatore.

2 Bloccare in posizione di centrica le due ceste condilari.

3 Rialzare di 3 mm l’asta incisale per contenere l’espansione del gesso da adoperare.

4 Posizionare il modello inferiore alla registrazione di centrica del modello superiore.

5 Bloccare il modello inferiore alla registrazione di centrica.

6 Misurare dosi e rapporti necessari per l’impasto gesso/acqua.

7 Versare il contenuto in una scodella-coppa di silicone.

8 Miscelare il composto manualmente.

9 Inumidire con acqua la superficie basale del modello inferiore.

10 Colare parte del composto nella base superiore del modello e parte nella base di montaggio.

11 Chiudere con cautela la parte inferiore dell’articolatore fino alla superficie d’appoggio del perno incisale.

12 Attendere il processo di indurimento del gesso.

PROCEDIMENTO di FABBRICAZIONE ADOTTATO:  “ tecnico – manuale

“ Montaggio modello superiore su ARTICOLATORE A VALORI MEDI

1 Preparare l’articolatore togliendo la piastra di montaggio inferiore.

2 Collegare il piatto incisale nell’alloggiamento previsto serrandone la vite nella base inferiore dell’articolatore.

3 Posizionare il modello con le registrazioni sul piatto incisale.

4 Far corrispondere la linea mediana modello – linea piatto incisale – asta indicatore incisale.

5 Lasciare spazio adeguato fra la piastra superiore dell’articolatore e la base del modello superiore poggiato sul piano in posizione di contatto dell’asta incisale alla base d’appoggio.

6 Bloccare il modello master sul piatto incisale con cera collante.

7 Ruotare all’indietro la branca superiore dell’articolatore.

8 Misurare dosi e rapporti necessari per l’impasto gesso/acqua.

9 Versare il contenuto in una scodella-coppa di silicone.

10 Miscelare il composto manualmente.

11 Inumidire con acqua la superficie basale del modello superiore.

12 Colare parte del composto nella base superiore del modello e parte nella base di montaggio.

13 Chiudere con cautela la parte superiore dell’articolatore fino alla superficie d’appoggio dell’asta indicatore incisale.

14 Attendere il processo di indurimento del gesso.

15 Eliminare la cera collante mediante vapore.

“ Montaggio modello inferiore

1 Capovolgere l’articolatore.

2 Smontare dall’articolatore il piatto incisale svitando la vite di fissaggio.

3 Montare piastra di montaggio alla base inferiore dell’articolatore.

4 Posizionare il modello inferiore alla registrazione sul modello superiore.

5 Bloccare il modello inferiore alla registrazione di centrica.

6 Rialzare di 3 mm l’asta incisale per contenere l’espansione del gesso da adoperare.

7 Lasciare spazio adeguato fra la piastra inferiore dell’articolatore e la base del modello inferiore

poggiato sul piano in posizione di contatto dell’asta incisale alla base d’appoggio.

8 Poggiare sul piano la branca superiore dell’articolatore.

9 Misurare dosi e rapporti necessari per l’impasto gesso/acqua.

10 Versare il contenuto in una scodella-coppa di silicone.

11 Miscelare il composto manualmente.

12 Inumidire con acqua la superficie basale del modello inferiore.

13 Colare parte del composto nella base superiore del modello e parte nella base di montaggio.

14 Chiudere con cautela la parte inferiore dell’articolatore fino alla superficie d’appoggio dell’asta incisale.

15 Attendere il processo di indurimento del gesso.

16 Eliminare la cera collante mediante vapore.

PROCEDIMENTO di FABBRICAZIONE ADOTTATO:  “ tecnico – manuale

“ Montaggio modelli superiore ed inferiore su OCCLUSORE

1 Posizionare i modelli superiore ed inferiore in occlusione in posizione di massima intercuspidazione dentaria o nelle guide di registrazione.

2 Bloccare i modelli superiore e inferiore nell’occlusione stabilita con l’ausilio di cera collante.

3 Posizionare i modelli all’interno dell’occlusore in corrispondenza delle basi metalliche dell’occlusore.

4 Regolare la vite d’altezza dell’occlusione adeguandola all’altezza dei modelli.

5 Togliere i modelli.

6 Misurare dosi e rapporti necessari per l’impasto gesso/acqua.

7 Versare il contenuto in una scodella-coppa di silicone e miscelare il composto manualmente.

8 Inumidire con acqua la superfici basali dei modelli superiore e inferiore.

9 Colare parte del composto gessoso su un piano d’appoggio isolato (carta – gomma).

10 Sollevare la base superiore dell’occlusore e  poggiare la base inferiore dell’occlusore inglobandola nel composto gessoso.

11 Poggiare i modelli sul composto e sulla base inferiore dell’occlusore.

12 Colare altra parte del composto gesso sulla base del modello superiore.

13 Abbassare la parte superiore metallica dell’occlusore sul composto gessoso del modello superiore.

14 Aggiungere altro gesso sulla parte superiore dell’occlusore.

15 Sagomare il gesso colato con l’ausilio di spatola.

16 Attendere il processo di indurimento del gesso.

17 Togliere le registrazioni in cera e/o silicone ed eliminare la cera collante sui modelli.

ANALISI DEI RISCHI:

- VALUTARE UNA FRA QUESTE POSSIBILITA' -

1. ASSENZA DI RISCHI: “ Non si evidenziano pericoli potenziali non eliminabili

secondo le procedure  standard

2. RISCHIO RIDUCIBILE: Si evidenziano piccole imperfezioni facilmente eliminabili


3. RISCHIO ACCETTABILE: Si evidenziano piccoli danni facilmente eliminabili

- se si riscontrano una di queste 3 possibilità il ciclo di lavorazione prosegue -

RISCHIO ACCERTATO: INTERROMPERE IL CICLO DI LAVORAZIONE !

“ BISOGNA: RICHIEDERE ALL'ODONTOIATRA NUOVA REGISTRAZIONE ARTICOLARE

SMALTIMENTO RIFIUTI: “

Contenitore rifiuti speciali

Autodistruzione

“ Assimilabile ai rifiuti solidi urbani

CODICE RIFIUTO CER

ORIGINE: LABORATORIO ODONTOTECNICO


Fase I “ MODELLAZIONE ANATOMICA DEL DENTE

Riproduzione in cera della lunghezza, inclinazione, forma del dente/i, nella posizione di occlusione statica e negli svincoli nella dinamica dei movimenti articolari

PROCEDIMENTO di FABBRICAZIONE ADOTTATO:  “ tecnico – manuale

“ ISOLAMENTO – PREPARAZIONE CONTATTI DENTI ADIACENTI -

1 Prelevare il modello master posizionato in articolatore.

2 Sfilare il moncone premendo con uno strumento appuntito sul perno-moncone

nella base del modello.

3 Con l’ausilio di un pennellino, applicare l’isolante gesso-cera o gesso-resina,

in maniera sottile ed uniforme su tutto il moncone.

4 Raschiare utilizzando una lecron affilata i contatti prossimali dei denti adiacenti

al moncone da ricostruire,  per compensare lo sfrido e riduzione volumetrica,

a seguito di rifinitura e lucidatura.

FISIONOMIA DEL PAZIENTE “ NORMOTIPOO BRACHITIPO ∆ LONGITIPO

“ MODELLAZIONE CAPPETTE IN RESINA CALCINABILE

1 Miscelare in un vasetto di vetro polvere e liquido nelle dosi e rapporti previsti.

2 Usare un pennellino per ricoprire il moncone su ¾  con la resina miscelata

(lasciare libera la zona in prossimità della linea di finitura).

3 Attendere il processo di indurimento del materiale.

4 Sfilare la cappetta e rifinire con l’utilizzo di micromotore e frese in

maniera sottile ed uniforme tutt’intorno alla cappetta.

“ TECNICA DI PRELIEVO DELLA CERA E APPLICAZIONE SUL MONCONE

1 Preparare la vaschetta riscaldata delle cere da utilizzare: - cera morbida – cera media – cera dura –

2 Prendere il moncone dal perno metallico usando le dita e avvicinare il moncone sulla fiamma del bunsen per riscaldarlo, con una manovra rapida.

Attenzione! La temperatura da dare al moncone è di 36 – 39°.-

3 Verificare la temperatura del moncone toccandolo con le dita – accertarsene verificando che non deve trasmettere calore al tatto -.

4 Riscaldare lo strumento modellatore sulla fiamma del bunsen o usare la spatola elettrica riscaldata.

5 Immergere lo strumento modellatore nella vaschetta contenente cera per modellazione morbida.

6 Con lo strumento modellatore, applicare la cera morbida in maniera uniforme e sottile, con manovre dovranno trasportare la cera tutt’intorno alle

superfici del moncone - che andrà ricoperto per ¾ lasciando libera la zona in prossimità della linea di finitura -.

“ MODELLAZIONE DENTI ANTERIORI

1 Con lo strumento modellatore riscaldato, applicare un secondo strato di cera riscaldata, questa volta dura, sopra quella morbida quando ancora

questa è nello stato fra il liquido ed il plastico.

2 Se non fosse possibile uniformare questo 2° strato di cera più spesso sul moncone direttamente in unica manovra è possibile aggiungerne altra,

facendo velocemente e quando ancora la cera sottostante è nella fase tra il liquido ed il plastico.

3 Collocare il moncone nella base del modello e trasferire in articolatore.

4 Stabilire in articolatore, la lunghezza del dente da modellare, i punti di contattoprossimali - l’inclinazione del dente - overjet – overbite –

guida incisiva – guida canina –.

FORMA DA OTTENERE NELLA MODELLAZIONE DEL DENTE:

“ Forma quadrata del dente = forme angolari, lieve convessità nel senso mesio-distale e lungo l’asse del dente

con un’aspetto dominante – striature orizzontali parallele dal terzo medio fino al terzo incisale -.

O Forma ovale del dente = forme arrotondate, convessità molto accentuata nel senso mesio-distale e lungo l’asse del dente praticare scanalature

ondulate vestibolarmente.

Forma triangolare del dente = forme snelle e quasi triangolare convessità labiale accentuata nel senso mesio-distale e lungo l’asse

del dente linee estese verso la zona cervicale formando un angolo acuto vestibolarmente.

“ MODELLAZIONE DENTI POSTERIORI

1 Stabilire la corretta anatomia morfologica e gnatologica della superficie occlusale.

2 Collocare il moncone nella base del modello e trasferire in articolatore.

3 Stabilire in articolatore, la lunghezza del dente da modellare con la posizione sul piano occlusale, i punti di contatto prossimali, l’inclinazione dente.

“ CHIUSURA MARGINALE

1 Eseguire questo passaggio utilizzando lente ingrandente.

2 Utilizzare la lama di un bisturi per rimuovere la zona in cera dal modellato in prossimità della linea di finitura.

3 Sfilare con le dita la cappetta di cera modellata dal moncone e riporla su della spugna delicatamente.

4 Togliere il moncone premendo con uno strumento appuntito sul perno-moncone nella base del modello.

5 Pulire bene il moncone, utilizzando spray d’aria e nel caso di presenza di depositi di cera eliminarli con appositi solventi, evitando di strofinare il moncone.

6 Ricontrollare sotto lente ingrandente la linea di finitura marcata, se ci fossero zone non visibili della linea, rimarcarle.

7 Con l’ausilio di un pennellino, applicare l’isolante gesso-cera in maniera sottile ed uniforme, su tutta la zona in prossimità della linea di finitura.

8 Preparare la vaschetta riscaldata della cera da utilizzare.

9 Avere a disposizione nella vaschetta la cera dura da impiegare.

10 Prendere il moncone dal perno metallico usando le dita e avvicinare il moncone sulla fiamma del bunsen per riscaldarlo, con una manovra rapida.

Attenzione! La temperatura da dare al moncone è di 36 – 39°.

11 Verificare la temperatura del moncone toccandolo con le dita – accertarsene verificando che non deve trasmettere calore al tatto –.

12 Inserire la cappetta in cera modellata sul moncone.

13 Riscaldare lo strumento modellatore sulla fiamma del bunsen o usare la spatola elettrica riscaldata.

14 Immergere lo strumento modellatore nella vaschetta contenente cera per modellazione dura.

15 Con lo strumento modellatore, applicare la cera dura in maniera uniforme e sottile, con manovre che dovranno trasportare la cera tutt’intorno alla

superficie della linea di finitura, andando di pochissimo oltre il limite della linea di finitura da una parte e dall’altra unirsi alla cappetta.

16 Completare la modellazione cervicale utilizzando strumenti di modellazione, lecron a cucchiaino e contornatori dei bordi di chiusura.

17 Evitare di usare lecron affilate o bisturi per rifinire la linea di finitura.

“SCARTO IN CERA PER STRUTTURE METALLICHE A RIVESTIMENTO ESTETICO RESINA/COMPOSITO

“ SCARTO SU MONCONE/I

1 Scavare la cera con l’ausilio degli appositi strumenti da taglio e scartare la superficie vestibolare del dente in forma concava, sia sul bordo cervicale che sul margine incisale con incassettatura a vetro d’orologio.

2 Appoggiare al modellato la mascherina e controllare lo spazio libero creato dallo scarto per verificare uniformità per il futuro rivestimento estetico.

3 Applicare con un pennellino lungo tutta la superficie che riceverà il rivestimento estetico lacca adesiva per micro ritenzioni sferiche o altre.

4 Cospargere verso la zona incisale microsfere di tipo macro o mini bastoncini staccati dagli incavi.

5 Spargere verso la zona cervicale e centrale microsfere di tipo micro.

“ SCARTO SU PONTE

1 Individuare l’area di connessione degli elementi intermedi e mantenerla con lo scarto.

2 Monconizzare gli elementi modellati controllando sempre lo scarto con le mascherine.

3 Delimitare la modellazione dei collari palatali/linguali e vestibolari con questi ultimi leggermente corti in senso corono cervicale.

4 Controllare lo spessore dei cappucci usando lo spessimetro.

5 Applicare con un pennellino lungo tutta la superficie che riceverà il rivestimento estetico lacca adesiva per micro ritenzioni sferiche.

6 Cospargere verso la zona incisale microsfere di tipo macro.

7 Spargere verso la zona marginale e centrale microsfere di tipo micro.

ANALISI DEI RISCHI:

- VALUTARE UNA FRA QUESTE POSSIBILITA' -

1. ASSENZA DI RISCHI: “ Non si evidenziano pericoli potenziali non eliminabili

secondo le procedure  standard

2. RISCHIO RIDUCIBILE: Si evidenziano piccole imperfezioni facilmente eliminabili


3. RISCHIO ACCETTABILE: Si evidenziano piccoli danni facilmente eliminabili

- se si riscontrano una di queste 3 possibilità il ciclo di lavorazione prosegue -

RISCHIO ACCERTATO: INTERROMPERE IL CICLO DI LAVORAZIONE !

“ BISOGNA: RIFARE LA MODELLAZIONE

SMALTIMENTO RIFIUTI: “

Contenitore rifiuti speciali

Autodistruzione

“ Assimilabile ai rifiuti solidi urbani

CODICE RIFIUTO CER

ORIGINE: LABORATORIO ODONTOTECNICO

 

Fase L “ MODELLAZIONE ANATOMICA DEL DISPOSITIVO DENTALE - COMBINATA -

Integrazione componente di ancoraggio coronale o extracoronale (PATRICE) sui modellati in cera e inserimento del componente di ritenzione (MATRICE) sul corpo protesico rimovibile

PROCEDIMENTO di FABBRICAZIONE ADOTTATO:  “ tecnico – manuale – meccanico –

“ SISTEMAZIONE ATTACCHI PER PROTESI COMBINATA

“ SCELTA DEL TIPO DI ATTACCO DA UTILIZZARE:

“ ATTACCHI A INVOLUCRO:

“ SU CORONE CONICHE

“ SU CORONE TELESCOPICHE

“ ATTACCHI A INVOLUCRO A PERNO:

“ SNAP-LOCK

“ATTACCHI PARZIALMENTE A INVOLUCRO:

“ A SPALLA CON SCANALATURE

“ + PERNI FRIZIONANTI

ATTACCHI A CULISSE:

“ A SCATTO

“ ATTACCHI EXTRACORONALI:

“ A SBARRA

DISGIUNTORI A RESILIENZA

“ DISGIUNTORI A CERNIERA

“ BILANCIATORI TRASVERSALI

“ APPLICAZIONE DEGLI ATTACCHI

1 Utilizzare i pezzi preformati patrice e matrice da collegare agli elementi modellati in cera.

2 Prelevare il preformato idoneo a realizzare il collegamento con la parte mobile e posizionarlo sul modellato in cera.

3 Adattare, in base alle caratteristiche dell’attacco, la posizione dell’alloggiamento sul modellato in cera.

4 Posizionare la patrice dell’attacco al modellato in cera per mezzo del posizionatore al parallelo.

5 Nel caso di utilizzo di attacchi laterali, posizionare in modo da non poggiare sulla zona papilla.

6 Verificare lo spazio occlusale riposizionando il modello in articolatore.

7 Utilizzando una spatola riscaldata sulla fiamma del bunsen e cera per modellazione, cerare la patrice al modellato in cera con l’aiuto di un parallelometro.

8 Rifinire la modellazione in cera utilizzando strumenti modellatori.

Ultimo aggiornamento Domenica 01 Dicembre 2013 10:44