La II CLASSE - 1^ Divisione - IN DENTATURA MISTA - parte teorica - PDF Stampa E-mail
ORTODONZIA - ORTODONZIA OGGI
Scritto da D.R. PIRRELLI Roberto   
Venerdì 22 Novembre 2013 14:57

La II CLASSE o Disto-Occlusione, si ha quando la cuspide mesio-vestibolare del primo molare superiore, occlude mesialmente al solco mesio-vestibolare del primo molare inferiore. Questa classe, a seconda della posizione degli anteriori, è divisa in due sottoclassi dette divisioni:

II CLASSE - 1^ DIVISIONE: si ha una seconda classe a livello posteriore, ed un aumento dell'overjet negli anteriori.

II CLASSE - 2^ DIVISIONE: si ha sempre a livello posteriore una seconda classe, ma con un'assenza di overjet a livello anteriore, determinata dalla palato versione dei frontali superiori, sia con morso aperto, che con morso coperto.

 


 

 

L'USO DELL'ATTIVATORE di ANDRESEN IN ORTODONZIA FUNZIONALE

 

L'Attivatore di Andresen, è un dispositivo ortesico che presenta un piano resinoso interposto fra le arcate dentarie, in grado di determinare una variazione dei rapporti del mascellare inferiore col mascellare superiore, quindi di variare una occlusione giudicata patologica.



Naturalmente questo dispositivo deve essere utilizzato in epoca di dentatura mista, cioè quando è stata diagnosticata la presenza di una crescita ossea residua, perchè lo scopo fondamentale della placca di Andresen è quello di innescare dei meccanismi neuroendocrini e funzionali e di sfruttare la crescita residua per determinare un avanzamento della mandibola oppure un indietreggiamneto del mascellare superiore.

Le funzioni dell'Attivatore di Andresen sono molteplici, in quanto è capace di regolarizzare malocclusioni antero-posteriori, latero-laterali e verticali.

La II classe 1^ divisione è caratterizzata da una alterazione dei diametri antero-posteriori delle arcate dentarie.

Può verificarsi sia a livello dento-alveolare che scheletrico.

Allorquando questa si verifica a livello dento-alveolare e qualora ci fossero rilevamenti di dati cefalometrici fisiologici è opportuno rimandare la terapia ortodontica in epoca di dentatura permanente.

Qualora invece ci fossero delle alterazioni di tipo scheletrico è opportuno affrontarle quando queste vengono diagnosticate, preferibilmente, in dentatura mista.

La II classe 1^ divisione può essere diagnosticata dal punto di vista radiografico o scheletrico.

Dal punto di vista radiografico, viene diagnosticata in 4 casi:

1. Quando ci si trova con dei valori cefalometrici normali e quindi la malocclusione risiede esclusivamente a livello dento-alveolare;

2. Dai dati cefalometrici risulta un aumento del triangolo ANB con malocclusione dovuta ad  interferenza di tipo occlusale, con una mandibola ben sviluppata pronta con una terapia d'elezione con una placca ortopedica di Andresen;

3. Quando ci si trova con dei valori cefalometrici aumentati del triangolo ANB dovuti ad una protube ectasia (protusione del mascellare);

4. Retrusione mandibolare con mandibola che si presenta ipoplasica (sviluppo anormale - incompleto o ridotto - di un organo o di un tessuto), con terapia combinata d'impiego di  placca ortopedica di Andresen da integrare con una terapia multibande.

La II classe 1^ divisione può essere ulteriormente diagnosticata anche dal punto di vista scheletrico, distinguendola da una scheletrica vera e da una scheletrica falsa.

Nela scheletrica vera, si troverà una  II classe 1^ divisione con crescita di tipo iperdivergente con mandibola piccola e con una posizione di riposo che non è diversa dall'occlusione centrica, con una mandibola che si sviluppa fino all'età di 11-12 anni.

Nella scheletrica falsa, si troverà una mandibola ben sviluppata, una crescita di tipo ipodivergente e la retrusione mandibolare, con interferenze di tipo occlusale. In questo caso la terapia da intraprendere è senz'altro quella che prevede l'impiego della placca ortopedica di Andresen.

 


 


Una volta diagnosticata una II Classe - 1^ Divisione, 3 sono i momenti importanti nella programmazione della placca di Andresen:

1. Diagnosi Cefalometrica;

2. Valutazione clinica dell'occlusione;

3. Rilevamento del morso di costruzione;

Nella programmazione della Diagnosi Cefalometrica - si mostreranno,  solo valori lineari ed angolari che servono per una  II Classe - 1^ Divisione -


I punti da prendere in considerazione per una valutazione cefalometrica ai fini di una diagnosi di II Classe - 1^ Divisione sono:

1. il punto S, (punto Sella): è il centro geometrico della sella turcica al centro della sella turcica;

2. il punto N (Nasion): è il punto di incontro tra ossa nasale e ossa frontale;

3. il punto A, è il punto più rientrante della concavità anteriore del mascellare superiore, è tra il processo alveolare e la spina nasale anteriore;

4. il punto B, è il punto più rientrante della regione anteriore del mascellare inferiore, tra il processo alveolare e il pogonion osseo

Nella valutazione dei valori angolari che si rileveranno sul paziente si otterrà  la diagnosi scheletrica.

I valori fisiologici da tenere in considerazione in questi tre triangoli sono riportati nella figura qui in basso,


SNA=80 + o - 2

SNB=78 + o - 2

ANB= 2 + o - 2

Qualora si dovesse riscontrare un'alterazione dei diametri antero-posteriori questa risiederebbe certamente in una alterazione dento-alveolare.

In caso ci sia una variazione di questi valori fisiologici ci si potrebbe trovare di fronte a:

1. Il triangolo SNA si presenta normale, mentre invece il triangolo SNB si presenta ridotto nell'angolo fisiologico.

In questo caso il triangolo ANB, è aumentato, si può quindi ipotizzare che la malocclusione risiede nella retrusione mandibolare.

2. Il triangolo ANB aumentato dovuto ad una protusione dell'osso mascellare.

Naturalmente, ci sarà una leggera variazione nella terapia in questi casi, cioè nei casi di retrusione mandibolare bisognerà impiegare un tipo di dispositivo che determina un avanzamento della mandibola, nel caso invece di una forte protusione del mascellare superiore si dovrà inserire nella placca funzionale anche un meccanismo di retrusione del mascellare superiore quale una trazione extra-orale.

Nella programmazione della Valutazione Clinica dell'Occlusione, si dovrà considerare la dinamica dell'occlusione per comprendere se nell'occlusione risiedono delle interferenze occlusali che bloccano la posizione in avanti della mandibola.

Questa andrà valutata  nello studio odontoiatrico direttamente sul paziente.

Nel rilevamento del morso di costruzione si farà avanzare la mandibola forzatamente in avanti in modo da bloccarla in una determinata posizione, che servirà a innescare particolari fenomeni, stiramento muscolare, stiramento di tendini, svuotamento di vasi, con produzione di giovane cartilagine nelle zone di retrocondilari che determineranno un avanzamento e una rotazione in basso della mandibola.

E' proprio per questo che nella II classe  - 1^ divisione con crescita iperdivergente c'è un aumento della dimensione verticale del viso, in questo caso, la placca di Andresen, non è idonea se non usata con terapia multibande.

Nel caso invece di una II classe  - 1^ divisione con crescita ipodivergente, l'avanzamento mandibolare e la rotazione mandibolare creerebbe senza dubbio un miglioramento dei rapporti del mascellare superiore con il mascellare inferiore.

 

COME RILEVARE IL MORSO DI COSTRUZIONE

 

E' possibile rilevare il morso di costruzione in 2 modi:

1. Rilevamento diretto sul paziente;

2. Rilevamento indiretto creato sui modelli in gesso;

Il morso di costruzione può essere verticale con una mandibola roteata in basso di 6 mm. e avanzata di 3 mm. oppure un morso orizzontale, con una mandibola roteata in basso di 3 mm e avanzata di 6 mm.

Il rilevamento del morso di costruzione con morso orizzontale nel cavo orale del paziente, viene effettuato collocando un foglio di cera preventivamente ammorbidito su una fiamma, in modo da renderlo malleabile e interposto fra le arcate mascellari.

La particolarità di questa registrazione diretta, è che va eseguita chiedendo al paziente di spostare forzatamente in avanti la mandibola portandola in una posizione quasi di testa e testa, e producendo il morso serrando i denti.

La registrazione indiretta, da creare sui modelli in gesso, prevede questo spostamento su articolatore ed in Laboratorio.


 

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 26 Marzo 2014 21:04